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Corruzione, arrestato il sindaco leghista di Torre del Greco

"Un mercimonio della funzione pubblica svolta dal sindaco"

Pubblicato:07-08-2017 09:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:35
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NAPOLI – “Un mercimonio della funzione pubblica svolta dal sindaco”. Così si legge negli atti delle investigazioni che stamane hanno fatto scattare le manette ai polsi di Ciro Borriello sindaco leghista di Torre del Greco. Il primo cittadino è accusato di corruzione e appalti pilotati nell’ambito di un’indagine sulla gestione dei rifiuti.

Oltre a quella nei confronti di Borriello, la Guardia di Finanza della cittadina vesuviana ha eseguito altre cinque ordinanze di custodia cautelare richieste dalla procura locale al gip del tribunale di Torre Annunziata, destinatari i rappresentanti i fratelli Balsamo della omonina società Balsamo srl e di altri due imprenditori di Torre del Greco. Con il sindaco sono finiti in carcere Massimo Balsamo e Antonio Balsamo. Per Ciro Balsamo, Francesco Poeti e Virgilio Poeti sono stati disposti gli arresti domicidiali.


Le indagini hanno consentito di portare alla luce la commissione di reati di corruzione di pubblico ufficiale per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa ai danni di ente pubblico, falsito in atto pubblico a vantaggio della ditta F.lli Balsamo Srl, “importante realtà economica imprenditoriale attiva nel settore dei rifiuti in varie province della Campania”.

Dalla ricostruzione è emerso che la ‘Fratelli Balsamo srl’ ha costituito, mediante escamotage contabili, fondi nero di denaro contante, funzionale a ripagare gli atti contrari ai doveri d’ufficio posti in essere dal primo cittadino. Queste somme venivano consegnate al sindaco nel corso di incontri mensili che avvenivano in luoghi appartati, privi di copertura dei cellulari, mediante passaggi da un’auto all’altra.

Nonostante l’estrema riservatezza gli incontri sono stati integralmente documentati con l’attività tecnica di videoripresa intercettazione ambientale. “Gli artifici contabili utilizzati dalla società Balsamo – si legge nella nota della procura – sono consistiti in una serie di rapporti fittizi con altra società dell’indotto ecologico (il distributore di carburanti ed autolavaggio che fa capo ai Poeti), sfociati nella emissione, da un lato e nella registrazione, dall’altro di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti ed afferente operazioni di lavaggio e sanificazione (non avvenute) dei mezzi impiegati nell’attività di raccolta rifiuti, con conseguente truffa ai danni del Comune e frode nelle pubbliche forniture”.

Già l’ingresso della Balsamo Srl nell’appalto “è connotato da marcata illegalità”. La società è subentrata “in modo artificioso nell’appalto di servizi di igiene urbana per la raccolta differenziata alla ditta Ego Eco che si era aggiudicata il servizio per il periodo 21 maggio 2012 – 20 gennaio 2016, con importo complessivo di oltre 30 milioni di euro”.

Le articolate indagini – condotte con minuziosi accertamenti, anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni locali ed il vaglio di un’estesa documentazione cartacea e informatica sequestrata presso gli uffici comunali presso la sede della società coinvolta – hanno evidenziato come le procedure di gara per l’assegnazione del servizio di igiene urbana (raccolta, conferimento, trattamento e smaltimento) nel comune di Torre del Greco sia stato “profondamente contaminato ab origine e in itinere, in virtù dei predetti accordi illeciti, in forza dei quali il sindaco Borriello si è strumentalmente ingerito nell’attività amministrativa dell’ente comunale”.

Il primo cittadino arrestato all’alba di oggi è stato protagonista di una serie di iniziative di carattere amministrativo che hanno determinato “la decadenza dell’appalto della Ego Eco srl, iniziale aggiudicataria, favorendo ingiustamente la società di Balsamo, subentrata nell’esecuzione dell’appalto per effetto dello scorrimento della graduatoria di assegnazione”. Borriello ha promosso e partecipato in prima persona a rigidi controlli sull’esecuzione del servizio eseguito dalla Ego Eco a cui è seguita “la contestazione di penalità a carico della citata società per un importo pari al 50% della liquidazione mensile spettante”.

Tra le altre iniziative poste in essere dal sindaco anche l’istituzione di un servizio sostitutivo di raccolta rifiuti svolta dipendenti comunali in organico presso uffici diversi della nettezza urbana, “in totale violazione della normativa di settore, rappresentazione di una situazione di pericolo per la salute pubblica, creata per effetto di una certificazione messa il componente ufficio dell’Asl Napoli 3 Sud, priva di ogni fondamento e riscontro a suffragio, ed infine l’affidamento della società Balsamo(seconda in graduatoria) dell’appalto in parola, benchè all’esito dell’esecuzione di mirati approfondimenti investigativi, tale società sia risultata sprovvisto del requisito economico e finanziario per la partecipazione dell’incanto de quo circostanza per la quale la stessa società sarebbe stata esclusa”.

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