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Ulivi e vigneti in alta quota, mango e banane made in Italy: ecco gli effetti dei cambiamenti climatici

È quanto emerge da uno studio Coldiretti-Ixe’ su presentato al Villaggio contadino della Coldiretti a Milano, al Castello Sforzesco

Pubblicato:07-07-2019 10:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:29
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ROMA – Per effetto dei cambiamenti climatici la coltivazione dell’ulivo in Italia è arrivata a ridosso delle Alpi. Nella Pianura Padana si coltiva oggi circa la metà della produzione nazionale di pomodoro destinato a conserve e di grano duro per la pasta, colture tipicamente mediterranee, mentre i vigneti sono arrivati addirittura sulle vette. E non è tutto: arrivano anche le prime coltivazioni di mango e avocado Made in Italy insieme a tante altre produzioni esotiche di largo consumo come le banane e specialità meno conosciute come lo zapote nero fino alla sapodilla. E’ quanto emerge dal primo studio Coldiretti-Ixe’ presentato al Villaggio contadino della Coldiretti a Milano al Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza Castello.

La tendenza al surriscaldamento climatico si fa sentire anche in Italia dove – sottolinea la Coldiretti – il mese di giugno appena concluso è stato il più caldo mai registrato in Europa e nel mondo con una temperatura media di oltre 2 gradi sopra la norma, secondo il servizio per il cambiamento climatico di Copernicus (C3S), il programma europeo di osservazione satellitare della Terra.

Il riscaldamento provoca anche – precisa la Coldiretti – il cambiamento delle condizioni ambientali tradizionali per la stagionatura dei salumi, per l’affinamento dei formaggi o l’invecchiamento dei vini. Una situazione che di fatto – continua la Coldiretti – mette a rischio il patrimonio di prodotti tipici Made in Italy che devono le proprie specifiche caratteristiche essenzialmente o esclusivamente all’ambiente geografico comprensivo dei fattori umani e proprio alla combinazione di fattori naturali e umani. Ma i cambiamenti climatici in corso si manifestano anche – sottolinea la Coldiretti – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e l’arrivo di nuovi pericolosi parassiti alieni.


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