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“Aiutiamoli a casa loro”, il pasticcio del Pd e le polemiche sulle parole di Matteo Renzi

Un post pubblicato, poi cancellato, scatena la Rete

Pubblicato:07-07-2017 16:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:30

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ROMA – Lo ha detto Matteo Renzi o Matteo Salvini? Se lo chiedono in tanti, online, dopo la pubblicazione e la repentina cancellazione di un post sulla pagina facebook del Partito Democratico sul tema dei migranti.

Il testo era a firma del segretario del Pd e sostanzialmente diceva “Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro“. Sotto al post si è scatenata una battaglia verbale  ed è stato rimosso. Ma la Rete non perdona e in tantissimi avevano già fatto lo screenshot.


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La pagina del Partito Democratico ha poi pubblicato alcuni stralci dal nuovo libro “Avanti” di Matteo Renzi in libreria dal 12 luglio, ma nei commenti in tanti hanno rievocato il post precedente.

“Amici scusate, perché non posso più vedere quel bel post che avevate messo prima? Volevo postarlo sulla mia pagina “Le più belle frasi per rimorchiare una razzista”, scherza Antonella Spinella, “Oggi sembro rompi ma mi chiedo: che senso ha cancellare post precedente (in tempi di social ormai è incancellabile) e poi al suo posto mettere questa specie di pubblicità? È la Feltrinelli, editore del libro, che dovrebbe dare questo tipo di comunicazione, non la pagina ufficiale del mio partito. Non scrive libri solo il segretario dentro pd. Che cosa sta succedendo?”, chiede Elisabetta Soler. “E come lo fai il numero chiuso?metti i tornelli nel Mediterraneo?”, si domanda, invece, nel merito della questione Vincenzo Dornetti Calogero.  Alcuni chiedono ancora che fine abbia fatto il post precedente, altri, al contrario, si dicono d’accordo con il messaggio, “Dobbiamo salvare tutti ma non possiamo accogliere tutti.Verissimo”, scrive Roberta Rivellini.

Sulla questione è intervenuto anche Enrico Mentana, che pubblica, sempre su Facebook, l’ironico post ‘Il caso Mattei’, con foto di dichiarazioni di Renzi e Salvini a confronto.

Sulla stessa linea anche la pagina Socialisti Gaudenti (seguita da più di 90mila persone): “La pagina ufficiale del Pd aveva pubblicato questo. Ora il post è stato rimosso. Si saranno accorti dell’errore: hanno scritto Matteo Renzi invece di Matteo Salvini”, ironizzano.

‘AIUTIAMOLI A CASA LORO’, SLOGAN PASSEPARTOUT PIACE LEGA M5S E… PD

L’espressione “aiutarli a casa loro” ha il copyright ingombrante, per il Pd, del leader leghista Matteo Salvini, che di recente lo ha usato per controbattere alla posizione della Chiesa. “Io sto con quella parte di Chiesa che mi dice ‘spendeteli in Africa questi soldi’, aiutiamoli a casa loro’. Un albergatore che campa di immigrazione clandestina, dovrebbe chiudere domani mattina. Il Papa puo’ anche dire che c’e’ spazio per tutti, ma poi bisogna capire come gestirli. Io penso che sia un errore, non c’e’ spazio per tutti”, ha detto solo il 24 giugno scorso.

E oggi Salvini, di fronte alla posizione di Renzi, non nasconde la sorpresa: “Renzi dice: ‘numero chiuso per gli immigrati, non possiamo accogliere tutti’. Ma come, perché se lo chiedo io sono razzista?“, scrive su facebook.

In realta’ la posizione “aiutiamoli a casa loro” non e’ estranea neppure ai Cinque Stelle. I parlamentari europei l’hanno sostenuta nella campagna per la produzione di farmaci senza brevetti per i Paesi meno sviluppati. Lo stesso Grillo, in un post del 2006 in cui contestava il tabu dell’immigrazione scriveva: “I flussi migratori vanno gestiti all’origine. Le nazioni più sviluppate dovrebbero destinare una parte del loro Pil, almeno quanto spendono in armi, magari al posto delle armi, per aiutare i Paesi poveri. Distribuire la ricchezza nel mondo per non importare schiavi e instabilità sociale”. Aiutiamoli a casa loro, appunto.

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