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Lupo, in Toscana accordo tra il Wwf e gli allevatori di DifesAttiva

Si comincerà dalla provincia di Grosseto

Pubblicato:07-07-2017 11:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:30

Lupo
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lupoROMA – Per favorire “un equilibrio stabile tra lupi e zootecnia” Wwf Italia e DifesAttiva, un’associazione di allevatori virtuosi della Maremma toscana, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione.

Le due associazioni che sono già impegnate localmente nel progetto LIFE Medwolf arrivato alle fasi finali hanno un obiettivo comune: quello di trovare soluzioni capaci di alleviare i problemi legate alla predazione da lupo puntando sulla prevenzione.

“Il lavoro che DifesAttiva sta facendo in Maremma è encomiabile e assolutamente in linea con la mission del WWF: costruire un mondo in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura. Perciò, grazie ai fondi raccolti con la campagna #SOSlupo, cominceremo con il contribuire concretamente alle spese di mantenimento degli efficaci cani da guardiania che DifesAttiva mette a disposizione degli allevatori, come i famosi cani bianchi usati da secoli in Abruzzo e in Maremma, sostenendo l’acquisto di cibo e di medicinali veterinari”, dichiara Marco Galaverni, responsabile specie ed habitat di WWF Italia.


Il mantenimento dei cani, infatti, non viene oggi finanziato da programmi europei o regionali di sostegno al settore zootecnico e per gli allevamenti con numerosi capi ne consegue un aggravio notevole di costi.

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lupoSi comincerà dalla provincia di Grosseto non solo perché qui la presenza del lupo produce effetti economici e sociali maggiori che altrove, ma anche perché, grazie al progetto LIFE Medwolf, è nata una realtà come DifesAttiva che risponde intelligentemente sia al problema delle predazioni che alla necessità di valorizzare la pastorizia locale (La prevenzione è qualità, recita infatti lo slogan dell’associazione).

In seguito il WWF metterà in campo altre iniziative concrete in tutta Italia per contrastare il bracconaggio, sostenere gli allevatori e diffondere un’informazione corretta su una specie fondamentale per i nostri ecosistemi.

“Noi ci impegniamo con passione e costanza a proteggere il nostro bestiame con strumenti di prevenzione legali: i nostri cani da guardiania sono i nostri alleati in campo e i ricoveri notturni sono la nostra gestione del bestiame in momenti di maggiore vulnerabilità”, dice Francesca Barzagli, giovane allevatrice di ovini e Presidente dell’Associazione DifesAttiva.

Che sia lupo, volpe o altri predatori, noi non vogliamo il danno. È una continua lotta, e nessuno premia le aziende che con costanza cercano di riequilibrare una situazione a volte veramente difficile. Noi crediamo che realizzare una sinergia di intenti e una rete tra imprese agricole zootecniche sia un primo passo, ma la possibilità di condividere anche con altre associazioni i nostri sforzi e il nostro impegno ci fa capire che non siamo più soli- conclude la giovane allevatrice- Per questo ringraziamo il WWF per questa collaborazione. Rimaniamo sempre in attesa, però, delle Istituzioni dello Stato che invece ci hanno abbandonato di fronte ai numerosi problemi dell’allevamento”.

“Il lupo è una specie simbolo per l’Italia”

Il Wwf continua la sua battaglia in difesa del lupo, “una specie simbolo per l’Italia: gli abbattimenti non sono né accettabili né efficaci per ridurre i danni da predazione, che invece vanno affrontati e risolti, come dimostrano i progetti in corso, sviluppando efficaci mix di soluzioni di prevenzione e difesa studiate per ogni azienda e, ove necessario, ricorrendo ad indennizzi congrui e tempestivi”.

Il Wwf torna quindi a chiedere “con forza l’approvazione del Piano di Conservazione e Gestione del lupo in Italia (fermo da mesi), stralciando il paragrafo sugli abbattimenti, così come sostenuto anche dalla quasi totalità delle Regioni”.

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