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Roma. Caos Atac, Marino: “Il 40% dei dipendenti non timbra il cartellino”

ROMA - "In questo momento abbiamo ancora il 40% del personale Atac che si rifiuta di timbrare il

Pubblicato:07-07-2015 14:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:26

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ROMA – “In questo momento abbiamo ancora il 40% del personale Atac che si rifiuta di timbrare il cartellino”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, in un video messaggio postato sul proprio profilo facebook.

“Come ieri anche oggi- ha spiegando riferendosi ai disagi creati dalle agitazioni del personale Atac di questi giorni- molti treni non sono usciti dalle stazioni. Abbiamo quindi avuto gravi rallentamenti e disagi per i romani che si sono spostati per lavoro o per altri motivi e per i tanti turisti che vengono a Roma”. A questo proposito “ieri pomeriggio ho chiesto al direttore generale dell’Atac, il dottor Micheli, di mettere insieme una task force per individuare i comportamenti individuali per capire esattamemnte cosa stia accadendo e se è il caso di arrivare a delle sanzioni. In questo momento abbiamo ancora il 40% del personale Atac si rifiuta di timbrare il cartellino. Io credo che questo non sia accettabile. Dobbiamo proseguire con il nostro atteggiamento di naturale severità rispetto al personale dell’Atac fino a quando il problema non sarà risolto”.


E risolvere il problema, secondo Marino, significa “da un lato avere i dipendenti che lavorano – e sono molti che lo fanno bene – con la diligenza che li porta a timbrare il cartellino, e dall’altro avere i nostri treni che tornano alla normalità per offrire un giusto servizio alla città”.

Allo stesso tempo Francesco Micheli ha disposto che “circa 120 uomini stiano sulle banchine della metropolitana per aiutare i cittadini nei momenti di massimo addensamento del pubblico a causa del rallentamento dei treni. Io stesso- ha concluso il primo cittadino- ho parlato con il prefetto perchè sia informato minuto per minuto su ciò che accade in modo che possiamo lavorare insieme come una grande squadra per il bene della città e per restituire un servizio adeguato a una Capitale del G7″.

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