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Denunciato per spaccio di marijuana con Thc sopra i limiti, ora dovrà pagarci le tasse

Imprenditore agricolo del Nuorese finito nel mirino della Guardia di finanza, dovrà versare al fisco quasi 670 mila euro

Pubblicato:07-06-2023 13:10
Ultimo aggiornamento:07-06-2023 13:11
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CAGLIARI – Quasi 670.000 euro di tassazione sui proventi della vendita di marijuana. L’incredibile vicenda viene dalla Sardegna, più precisamente dal Nuorese, dove un imprenditore agricolo è finito sotto la lente della Guardia di finanza, che aveva avviato tempo fa una verifica fiscale nei suoi confronti. Il motivo? L’agricoltore produceva e vendeva cannabis in teoria legale– ovvero con un basso quantitativo di Thc- in realtà si è poi scoperto che il suo prodotto aveva una concentrazione del principio attivo superiore ai limiti stabiliti dalla legge. Per questo era stato denunciato nel 2021 per detenzione ai fini di spaccio “di un ingente quantitativo di infiorescenze di marijuana”, spiegano i Finanzieri, con la beffa che sull’erba venduta dovrà anche pagare le tasse non versate.   

“A seguito del rinvio a giudizio nell’ambito del procedimento penale- si legge in una nota- i militari hanno avviato una verifica fiscale volta a ricostruire i redditi derivanti dallo spaccio e sottratti a tassazione, in quanto espressione, comunque, di capacità contributiva e pertanto suscettibili di imposizione ai fini delle imposte sui redditi”. Mentre l’imprenditore agricolo indicava nella sua dichiarazione dei redditi solo quelli fondiari, quantificati in base alle tariffe d’estimo, “l’azione ispettiva dei militari ha ricondotto l’attività illecita dello spaccio di droga alla categoria dei redditi di impresa, con conseguente tassazione ordinaria e indeducibilità dei costi da reato”. Al termine dell’attività condotta sono stati riportati a tassazione 668.000 euro relativi agli anni di imposta 2020 e 2021


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