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ROMA – L’8 giugno di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani un’occasione per onorare gli oceani e sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo del Mare e degli Oceani nella vita di tutti noi. In occasione della celebrazione, la delegazione di Ambiente Mare Italia-Ami di Civitavecchia-Tarquinia e la Condotta di Slow Food Costa della Maremma laziale annunciano la loro nuova collaborazione, una sinergia di intenti che parte proprio dal mare e che nasce con l’idea di promuovere tra i cittadini di questo territorio una campagna di informazione per un nuovo modo, più sostenibile, di consumare il pesce. Secondo l’ultimo rapporto Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, un terzo degli stock ittici oggetto della valutazione non gode di buona salute. E secondo i dati Fao il Mar Mediterraneo viene riconosciuto come il mare più sovrapescato del mondo con uno sfruttamento di circa il 75% di tutti gli stock ittici.
“Gli oceani- dichiara Ivana Puleo, responsabile di Ami Civitavecchia-Tarquinia– rappresentano il 96% di tutta l’acqua sulla superficie terrestre. Imparare ad interagire in modo sostenibile con gli oceani, con i mari e con le creature che qui abitano è più che mai di vitale importanza. Sono lieta di poter annunciare oggi la nostra collaborazione con la Condotta di Slow Food Costa della Maremma laziale con l’obiettivo di educare i consumatori ad uno stile di vita più sostenibile, anche in relazione al consumo di pesce”. Si continua infatti a pescare più di quanto è necessario (overfishing) e in molte aree marine del Mediterraneo (Sub Aree Geografiche italiane, Gsa) risultano situazioni di eccessivo sfruttamento oltre limiti biologicamente sostenibili (Mipaaf, 2022).
“La pesca eccessiva– commenta Alessandro Ansidoni, Segretario della Condotta Slow Food Costa della Maremma– sta esercitando forti impatti negativi in molti habitat marini con seri rischi di depauperamento della biodiversità, che tende alla potenziale estinzione di alcune specie. Non necessariamente si tratta di quelle specie maggiormente ‘commerciali’, tuttavia il ‘consumo come al solito’ è una pratica che necessariamente va riconsiderata. Per questo è importante partire da una puntuale informazione per sostenere il consumatore nelle sue decisioni di acquisto e di consumo. Poiché le decisioni di oggi si riflettono e si ripercuotono su quelle di domani anche in termini di lascito alle generazioni future, è importante assumere maggiore consapevolezza e responsabilità rispetto al proprio consumo. Siamo certi che fare rete sia necessario e in questo contesto l’alleanza con Ambiente Mare Italia delegazione di Civitavecchia-Tarquinia ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo in maniera più efficace”.
Un contributo concreto alla sostenibilità può derivare dalla definizione condivisa degli aspetti sui quali soggetti della produzione primaria e consumatori intendono dare maggiore rilevanza, al fine di contribuire al buono stato del mare o ‘buono stato ecologico delle acque’ e al mantenimento dell’equilibrio biologico delle specie ittiche. Di seguito i suggerimenti di Ambiente Mare Italia Civitavecchia-Tarquinia e Condotta di Slow Food Costa della Maremma laziale per incentivare la pesca sostenibile, nell’interesse comune di ridurre al massimo gli effetti esterni causati dal prelievo in mare e gli effetti negativi del consumo alimentare sulla sostenibilità in senso lato e sulla biodiversità di specie:
“Ricordiamo- conclude il comunicato- che il pesce è un bene comune, di proprietà collettiva, e parte del prezioso ‘capitale naturale'”.
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