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A Milano Polimi impianta una rete digitale supersicura

Regione-Esercito-Intesa San Paolo sperimentano una tecnologia anti hacker nelle loro sedi

Pubblicato:07-06-2022 16:37
Ultimo aggiornamento:07-06-2022 16:38

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MILANO – Dotare Milano, prima città al mondo, di una rete ultrasicura post-quantum (cioè sicura anche dopo l’avvento dei quantum computer) sulla quale sperimentare le più avanzate tecnologie per la trasmissione di dati e la cyber-sicurezza. È l’obiettivo alla base dell’accordo, firmato oggi, nell’aula magna del Politecnico di Milano, tra Polimi, Regione Lombardia, Aria, Intesa Sanpaolo e il 1^ reggimento Trasmissioni dell’esercito. Un passo in più dopo il primo accordo dello scorso anno fra la Regione Lombardia e il Politecnico di Milano. Sulla base di una misura per la ripresa economica post-Covid, le due istituzioni si impegnavano a realizzare, in co-finanziamento, una rete per lo scambio di “chiavi quantistiche” basata su 5 nodi disposti nel tessuto urbano di Milano e utilizzante come canale di comunicazioni le fibre ottiche già installate in città. Sebbene ci siano già state negli anni scorsi sperimentazioni di trasmissioni quantistiche, sia in Italia che in Europa, questa è la prima volta in assoluto che viene realizzata una vera e propria rete di comunicazione quantistica e non una semplice trasmissione punto-a-punto.

COS’È UNA RETE QUANTISTICA

Nel 1984 Charles Bennet dell’IBM e Gilles Brassard dell’Università di Montreal, proposero un metodo per crittografare i messaggi basato su un protocollo in parte convenzionale e in parte quantistico. Questo protocollo, da allora conosciuto come BB84, è alla base della costruzione della infrastruttura quantistica per la città di Milano, Poliqi. La sicurezza da ogni intercettazione si appoggia quindi su principi fisici e come tale risulta “incondizionatamente” sicura, un termine che sta a indicare che nessuna capacità di calcolo presente o futura potrà mai “aprire” il codice realizzato con questo protocollo. Tre dei cinque nodi della rete verranno fisicamente collocati nella sede di tre prestigiose realtà di Milano, che rappresentano ciascuna un campo di applicazione prioritario per la sicurezza dei dati: Intesa Sanpaolo, Caserma Santa Barbara, sede del 1° reggimento Trasmissioni dell’Esercito e l’Agenzia Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti, Aria, della Regione Lombardia. Gli altri due nodi saranno collocati nei due Campus cittadini del Politecnico di Milano, Leonardo e Bovisa.

“Parliamo di un’infrastruttura sicura e veloce per la trasmissione e la condivisione di dati, che avrà applicazioni dirompenti anche in termini di cyber-sicurezza- ha dichiarato l’assessore all’Innovazione e Ricerca di Regione Lombardia, Fabrizio Sala-. Sono sempre più frequenti attacchi hacker sia alle istituzioni sia al mondo produttivo, investire in strumenti che possano mettere il territorio nelle condizioni migliori per tutelarsi è una nostra priorità. Con questo progetto, infatti, sarà possibile sviluppare e sperimentare le più avanzate tecnologie di sicurezza per applicazioni di trasferimento dati in ambito finanziario, amministrativo, sanitario e di intelligence” ha concluso Sala.


L’Accordo rientra nel “Programma degli interventi per la ripresa economica: sviluppo di nuovi accordi di collaborazione con le università per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico” di Regione Lombardia. La rete Poliqi e i nodi quantistici innovativi che ne permettono la sua realizzazione sono stati completamente progettati dal Politecnico di Milano (che ha già depositato due brevetti a protezione della stessa) e verranno realizzati in collaborazione con partner tecnologici nazionali, molti dei quali con sede in Lombardia.

“Questa è la risposta concreta all’innalzamento dei livelli di minaccia ai dati sensibili che stanno avvenendo in tutti i settori strategici dell’economia e della società”, afferma il professore Mario Martinelli, ordinario di Comunicazioni Ottiche al Politecnico di Milano e responsabile scientifico del progetto. Le sperimentazioni post-quantum che saranno rese possibili dalla partecipazione attiva dei tre partner con i quali oggi si firma l’accordo, tracceranno la strada per l’innalzamento della sicurezza digitale di tutto il Paese”.

“Il 1^ reggimento Trasmissioni, presente nella città di Milano dal 1976, con la partecipazione al progetto Poliqi, si consolida, non solo come punto di riferimento per la sicurezza dei cittadini e per il sostegno alla popolazione nelle attività di homeland security e public safety- afferma Valerio Golino, Comandante del 1^ reggimento Trasmissioni dell’Esercito Italiano- ma anche come partner tecnologico e punto di riferimento dell’Esercito Italiano per tutte le realtà istituzionali e industriali lombarde nello studio e sviluppo di nuove tecnologie volte a rendere sicure le comunicazioni in uno scenario post quantum”.

“La sfida del quantum computing è ormai alle porte e anche in questa occasione il Gruppo Intesa Sanpaolo vuole essere in prima linea, insieme a un’eccellenza italiana come il Politecnico di Milano, per promuovere la ricerca e lo sviluppo grazie all’accordo di collaborazione POLIQI- dichiara Fabio Ugoste, responsabile Cybersecurity business continuity management di Intesa Sanpaolo-. La prima rete di comunicazione operativa in ambiente urbano per lo scambio di chiavi quantistiche è un passo importante verso la creazione di un nuovo sistema di difesa cibernetica resistente all’attacco del quantum computing, un sistema necessario per la banca ed essenziale per il Paese nel prossimo futuro”.

L’accordo è stato firmato alla presenza di Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano, Fabrizio Sala, assessore per l’Istruzione e Ricerca di Regione Lombardia, il colonnello Valerio Golino, comandante del 1° reggimento Trasmissioni dell’esercito, Lorenzo Gubian, direttore generale Aria e Fabio Ugoste, responsabile Cybersecurity di Intesa Sanpaolo.

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