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Imbrattata la sede della Cgil di Palermo: “Landini nazista”

Le scritte offensive sono comparse nella notte su due portoni di ingresso. Sull'episodio sta indagando la Digos

Pubblicato:07-06-2022 11:28
Ultimo aggiornamento:07-06-2022 14:15
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PALERMO – La sede della Camera del Lavoro di Palermo è stata presa di mira nella notte. I due portoni d’ingresso della Cgil e dell’Inca Cgil sono stati imbrattati con scritte offensive: “sindacati nazisti” e “Landini nazista”, si legge. Assieme alle scritte anche simboli come quelli apparsi contro il ministro Roberto Speranza nei giorni scorsi all’ingresso di villa Filippina.

Un atto intimidatorio che richiama quelli messi in atto nei confronti della Cgil nazionale e di tante sedi di Camere del Lavoro sul territorio nazionale, imbrattate da scritte no vax.
L’episodio è stato denunciato alla Digos che ha acquisito le immagini dei sistemi esterni di videosorveglianza per risalire agli autori.

ORLANDO: “GRAVE E INTOLLERABILE ATTO INTIMIDATORIO, FARE CHIAREZZA

Si tratta di un grave atto intimidatorio sul quale mi auguro si faccia presto chiarezza, individuando i responsabili”. Così il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, rispetto alle scritte offensive apparse oggi sul portone d’ingresso della sede della Cgil cittadina. Per Orlando “è intollerabile leggere tali scritte offensive in un luogo che è presidio di rispetto dei diritti, di lotta nei confronti dei più deboli e garanzia dell’affermazione dei principi democratici sanciti dalla nostra Costituzione”. “Un luogo – ha aggiunto – che a Palermo, in tal senso, rappresenta uno storico e importante punto di riferimento. Esprimo la mia solidarietà al segretario nazionale Maurizio Landini, alle donne e agli uomini della Cgil che, sono sicuro, non si faranno intimidire da simili gesti orrendi e, con maggiore convinzione, continueranno il loro impegno a tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.


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