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‘Legalità e Merito nelle scuole’, il progetto della Luiss

La cerimonia finale con ministri e istituzioni

Pubblicato:07-06-2021 16:25
Ultimo aggiornamento:07-06-2021 16:25
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Legalita e Merito nelle scuole luiss
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ROMA – Un progetto di condivisione fra universitari e studenti delle scuole superiori sui temi del merito e della legalità. Oltre venti istituti tra licei classici, scientifici ed artistici, tecnici professionali di tutta Italia, tre Istituti Penali Minorili (Catania, Firenze e Milano) a confronto sui temi della legalità con 133 Luiss Ambassadors e una squadra di dottorandi, assegnisti di ricerca, tutor, appartenenti ai quattro Dipartimenti dell’Ateneo. Sono questi i numeri con i quali si è conclusa la IV edizione del Progetto ‘Legalità e Merito nelle scuole’, iniziativa ideata dalla Vicepresidente Luiss Paola Severino per promuovere la cultura dell’anticorruzione e il rispetto delle regole tra studenti universitari e alunni delle scuole superiori, presenti in aree complesse del nostro Paese.

“Sono stati 133 gli student ambassadors volontari selezionati per girare l’Italia e fare arrivare il messaggio della legalità e del merito nelle scuole- ha dichiarato Paola Severino, Vicepresidente Luiss- O meglio una versione integrata e interdisciplinare del concetto del merito e della legalità che abbraccia il sociale, l’economia. Con un solido obiettivo: rendere concreta la percezione di questi valori”.

Un progetto che vede impegnata l’università Luiss, per sensibilizzare la Next Generation ai temi della giustizia e del merito proprio a partire dalla scuola e alimentare un dialogo aperto tra i più giovani sulla cultura della legalità, con una particolare attenzione al periodo di crisi che stiamo attraversando: dai rischi economici e sociali dell’illegalità in tempi di pandemia al potere della rete sulla disinformazione, dal lavoro nero alla cyber-criminalità.


“Il dialogo tra gli studenti universitari della Luiss e le scuole superiori di tutta Italia dà un segnale di continuità che andrebbe replicato anche in altre occasioni- ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi- Il progetto ha costituito un ponte verso un futuro di speranza, rendendo al contempo visibile la necessità del dialogo, che significa essere aperti al confronto e quindi a parlare, ma soprattutto ad ascoltare”.

“Sono d’accordo con il ministro Bianchi, bisogna rinforzare il ponte fra scuola e università, non solo per l’aspetto dell’orientamento- ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, ministra- Ci deve essere uno scambio continuo, una contaminazione fra i saperi critici dell’università e il mondo della scuola”.

Un percorso di incontri virtuali e lezioni a distanza – inaugurato lo scorso 18 febbraio alla presenza del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – e che è giunto a compimento oggi, con una cerimonia di premiazione dei progetti finalisti e il rinnovo del Protocollo d’Intesa tra le istituzioni promotrici del progetto. Nato nel 2017, ‘Legalità e Merito nelle scuole’ è stato realizzato con il ministero dell’Istruzione (MI) e con il supporto del ministero della Giustizia (MDG), del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNA).

Oltre ai ministri hanno partecipato anche il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Federico Cafiero de Raho e il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Giuseppe Busia. Sono stati poi letti i messaggi della ministra della Giustizia Marta Cartabia e del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura David Ermini. A chiudere il ciclo di interventi, Michelangelo Suigo – Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione & Sostenibilità di Inwit.

Come in passato, i progetti vincitori hanno ricevuto dal ministero dell’Istruzione un premio per l’acquisto di materiale didattico, e la Luiss ha messo a disposizione 22 borse di studio. I finalisti di questa edizione hanno affrontato argomenti difficili e temi di denuncia ma anche di rinascita e di riscatto sociale.

Sul podio:

l‘Istituto Penale Minorile di Firenze classificato al terzo posto con il progetto ‘La mia verità’; l’Istituto Superiore ‘Europa’ di Pomigliano d’Arco con il lavoro dal titolo: ‘Figli dei fuochi’ secondo, a parimerito con l‘IIS ‘Duni-Levi’ di Matera, con il progetto ‘Un mondo quasi perfetto’. Al primo posto, l‘Istituto d’Istruzione Superiore ‘Melchiorre Delfico – Guido Montauti’ di Teramo, con il lavoro dal titolo: ‘Il Gioco d’azzardo come ipotesi di autoriciclaggio’.


“Un impegno concreto nella lotta alla corruzione ha ricevuto il sostegno delle più alte istituzioni italiane, che hanno colto il potenziale e l’ambizione del progetto: intercettare sogni e bisogni dei giovani– ha detto Paola Severino, vicepresidente Luiss- è stato realizzato un docu-film che testimonia il lavoro dei ragazzi che, nell’ambito del progetto, sono stati nel carcere di Rebibbia e hanno sostenuto i detenuti nella preparazione degli esami. Giovani studenti e giovani detenuti sono stati protagonisti indiscussi di un processo di scambio e condivisione di valori”.

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