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In Sardegna raggiunto il milione di vaccini somministrati

Il 45% della popolazione dell'isola ha già ricevuto la prima dose. Secondo l'assessore Nieddu ci sono "ancora diffidenze verso i sieri a vettore virale" mentre scarseggiano quelli a MRna

Pubblicato:07-06-2021 12:51
Ultimo aggiornamento:07-06-2021 12:51
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CAGLIARI – La campagna di vaccinazione anti-covid in Sardegna ha raggiunto il milione di dosi somministrate. Lo comunica la Regione, ricordando che nell’isola circa il 45% della popolazione ha già ricevuto la prima inoculazione. Nella giornata di ieri sono state consegnate in Sardegna 9.900 dosi del siero Moderna ed entro metà settimana sono attesi gli arrivi di 86.500 dosi del vaccino Pfizer e di oltre 4.000 Johnson&Johnson. Attraverso il sistema di Poste italiane, dalla sua attivazione, sono state effettuate 650.000 prenotazioni, di cui oltre 100.000 tra venerdì e sabato con l’apertura ai nati dal 1982 al 2004.

“Abbiamo raggiunto un traguardo importante nell’immunizzazione di massa sul nostro territorio- sottolinea il presidente della Regione, Christian Solinas– e ormai quasi la metà della popolazione ha già ricevuto almeno la prima somministrazione. La Sardegna sta facendo la propria parte nella lotta contro il virus. Con le scorte necessarie possiamo imprimere un’ulteriore accelerazione alle vaccinazioni, il nostro obiettivo resta quello di completare la campagna nei tempi più brevi”.

La stagione estiva muove i suoi primi passi, “mostrando segnali incoraggianti per la nostra economia a lungo provata dall’emergenza pandemica- prosegue il governatore-. Il Covid resta comunque un pericolo e servirà ancora la massima attenzione da parte di tutti. Dobbiamo difendere gli importanti risultati raggiunti e l’immunizzazione resta la strada maestra per ripartire in sicurezza. Su questo fronte stiamo concentrando ogni sforzo”.


Sottolinea Mario Nieddu, assessore regionale alla Sanità: “I dati delle prenotazioni sono incoraggianti in termini di risposta della popolazione e abbiamo una capacità di somministrare vaccini superiore alle dosi che riceviamo. Purtroppo scontiamo ancora diffidenze verso i sieri a vettore virale, come AstraZeneca e Johnson&Johnson, mentre soffriamo di più sui quantitativi dei vaccini a MRna, come Pfizer e Moderna. Se avessimo a disposizione un numero maggiore di questi ultimi riusciremmo sicuramente ad accorciare i tempi”.

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