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BOLOGNA – Una nuova ordinanza che stabilisce la chiusura dei locali all’una di notte, tutti i giorni della settimana, solo per le attività che sottoscriveranno un protocollo di impegni per la gestione dello spazio pubblico e per prevenire assembramenti di persone, altrimenti chiusura alle 23. È quanto stabilito dal Comune a pochi giorni dalla scadenza dell’ordinanza che impone la chiusura delle attività commerciali a mezzanotte in via Belvedere, via San Gervasio e Mercato delle Erbe, entrata in vigore dal 12 maggio e in scadenza questo sabato. L’assessore comunale all’Economia e promozione della città Matteo Lepore ha incontrato questa mattina il comitato degli esercenti della zona, insieme a Confcommercio e Confesercenti e ha annunciato proprio queste scelte. “Ho comunicato loro le decisioni dell’amministrazione comunale, prese dopo aver ricevuto le loro proposte- spiega- e dopo un confronto con i residenti della zona“. Chiusura all’una, quindi, per un altro mese, con possibilità di ulteriore rinnovo dell’ordinanza fino a ottobre. Alle attività commerciali sono concessi, dopo l’una, 30 minuti per permettere il deflusso degli avventori e liberare completamente l’area.
“L’obiettivo è calmierare il più possibile il disturbo ai residenti- chiarisce Lepore- evitando l’assembramento di molte persone per strada, sulla scalinata del Mercato delle Erbe e sotto al portico di via Belvedere, e responsabilizzare i gestori a riunirsi per portare avanti un progetto di cura della zona”. Resta valida la chiusura alle 24, invece, per i dehors. “Per chi non sottoscriverà questi impegni- aggiunge l’assessore- l’orario di chiusura sarà fissato per le 23″. L’ordinanza sarà firmata entro questa settimana e, conclude Lepore: “Contestualmente gli esercenti saranno invitati a sottoscrivere gli accordi e gli impegni con l’amministrazione; impegni che verranno illustrati nei prossimi giorni”.
L’intesa, però, non trova il pieno apprezzamento della Confesercenti. “Non siamo soddisfatti”, dichiara alla ‘Dire’ il direttore Loreno Rossi: “Capiamo che gli operatori dovevano siglare un accordo, altrimenti con la chiusura a mezzanotte non sarebbero sopravvissuti e dunque sono stati costretti ad accettare, ma per il venerdì e il sabato poteva essere lasciato più orario agli esercenti per non metterli in difficoltà”. Sugli orari per il resto della settimana, invece, “va bene” anche per Confesercenti, aggiunge Rossi.
di Michele Bonucci e Maurizio Papa
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