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Mafia Capitale, Marino: non mi dimetto, ho cacciato i cattivi

[caption id="attachment_1382" align="alignleft" width="300"] I. Marino[/caption] "Con la mia chiamata

Pubblicato:07-06-2015 11:46
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:22

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I. Marino

I. Marino

“Con la mia chiamata della guardia di finanza e l’azione di Pignatone l’ambizioso piano di questi criminali è miseramente fallito. Io ho cacciato i cattivi quindi se dovessi fare un passo indietro faremmo quello che chiede la mafia”. Lo ha detto oggi il sindaco di Roma Ignazio Marino,  rispondendo a chi gli chiedeva perché non prendesse la decisione di dimettersi visto il Comune potrebbe essere sciolto.

“C’è una politica sana a cui anche i giovani si devono ispirare- ha spiegato Marino- non bisogna guardare alla politica con disgusto ma allontanare chi ne ha fatto un cattivo uso e cioè chi si è servito dei poveri invece che servire i poveri una classe dirigente della nostra città che puo’ essere davvero una guida per il paese”.

Quanto alle ipotesi di scioglimento del consiglio Comunale, il primo cittadino ha aggiunto: “Non sono esperto di giurisprudenza. E’ stato confermato dall’inchiesta del procuratore Pignatone” che “con la nostra giunta c’è stata una totale discontinuità, mentre con Alemanno le attività della mafia si era infiltrata anche ai vertici più alti dell’amministrazione. Anche le parole dei criminali nelle intercettazioni, che ho letto con dispiacere, dimostrano come quella criminalità organizzata temessero me e la mia giunta”.


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