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Draghi all’Europa: “Non allentare le politiche di sostegno a occupazione e crescita”

L'obiettivo dell'Ue sul lavoro è raggiungere il 78% del tasso di occupazione entro il 2030

Pubblicato:07-05-2021 15:40
Ultimo aggiornamento:08-05-2021 11:40

Mario Draghi social summit Porto Imagoeconomica
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PORTO – Il premier Mario Draghi è intervenuto al Social summit di Porto, nella sessione dedicata all’occupazione. Tre i target del documento che il Vertice sociale sarà chiamato ad approvare: il raggiungimento del 78% degli occupati nell’Unione entro il 2030, le politiche di formazione continua, la lotta alla povertà. Al vertice, dov’è assente Angela Merkel, si assiste alla contrapposizione tra i paesi del blocco orientale, con Polonia e Ungheria in prima linea (presente al summit Viktor Orban) in una ‘strana alleanza’ con i Paesi anseatici, promotori di un documento in contrasto con gli obiettivi comuni alla maggioranza degli Stati membri. “Ma ciò non impedirà di raggiungere una dichiarazione comune“, spiega il sottosegretario alla presidenza del consiglio Enzo Amendola, interpellato a margine del vertice.

A margine dei lavori in agenda, è il tema dei brevetti sui vaccini a tenere banco nella discussione tra i leader. Un ruolo di primo piano gioca l’Italia con il presidente del consiglio Draghi che ieri ha espresso una posizione vicina a quella dell’amministrazione Biden. “I vaccini sono un bene comune globale. È prioritario aumentare la loro produzione, garantendone la sicurezza, e abbattere gli ostacoli che limitano le campagne vaccinali”, ha detto Biden. Disponibile a discutere del lodo Biden anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen anche se sulla materia pesa il ‘no’ tedesco, fedele a una linea di protezione delle prerogative delle case farmaceutiche. Merkel che non è presente a Porto, dovrebbe intervenire in videocollegamento. Un possibile compromesso potrebbe essere raggiunto, sempre nel contesto di una primazia riconosciuta alla proprietà industriale delle big del farmaco, ma con il riconoscimento di margini di autonomia nella produzione ai paesi in via di Sviluppo, come chiedono in sede Wto l’India e in Paesi in via di sviluppo.

COLLOQUIO DRAGHI-MACRON A MARGINE DEL SOCIAL SUMMIT

Prima dell’inizio del Social Summit di Porto, il presidente del consiglio Mario Draghi si è fermato a parlare per qualche minuto con il presidente francese Emmanuel Macron. Nei giorni scorsi i due capi di governo avevano espresso posizioni convergenti in tema di brevetti vaccinali e contrasto all’emergenza sociale.


mario draghi macron social summit porto_Imagoeconomica

DRAGHI: “IL SOGNO EUROPEO È CHE NESSUNO SIA LASCIATO INDIETRO”

“Da tempo l’Ue ha fatto del suo modello sociale un punto di orgoglio. Il sogno europeo è di garantire che nessuno venga lasciato indietro“. Così il presidente del consiglio Mario Draghi intervenendo al Social Summit di Porto. “Ma, già prima della pandemia, le nostre società e i nostri mercati del lavoro erano frammentati. Disuguaglianze generazionali, disuguaglianze di genere e disuguaglianze regionali”, aggiunge Draghi.

DRAGHI: “LO SHOCK DA COVID HA RESO PIÙ PROFONDI I DIVARI IN ITALIA”

Nell’UE, un giovane su sette non è occupato, né frequenta un corso di istruzione o di formazione. In Italia siamo vicini a uno su quattro. Il divario nel tasso di occupazione tra uomini e donne nell’UE si attesta a 11,3 punti percentuali. In Italia è quasi il doppio“. Lo ricorda il presidente del consiglio Mario Draghi, nel suo intervento al Social Summit di Porto. “Un terzo della popolazione italiana vive nelle regioni del Sud, ma la sua quota di occupazione totale è solo di un quarto. Questa non è l’Italia come dovrebbe essere, né l’Europa come dovrebbe essere”, aggiunge il premier. Draghi sottolinea: “Lo shock provocato dal Covid-19 ha reso questi divari ancora più profondi“.

DRAGHI: “COME NELLA GRANDE RECESSIONE, DONNE E GIOVANI SONO LE PRIME VITTIME”

Donne e giovani sono le prime vittime della tragedia sociale creata dal Covid. “Così come durante la Grande Recessione e la crisi del debito sovrano in Europa, sono i nostri giovani e le nostre donne a pagare il prezzo di questa tragedia”, dice il presidente del consiglio Mario Draghi. Si tratta di “fratture” che hanno “profonde radici storiche e culturali”, sottolinea il premier “ma svelano anche evidenti carenze istituzionali e giuridiche”.

DRAGHI: “LA DIVISIONE TRA GARANTITI E NON È INGIUSTA E OSTACOLA LA CRESCITA”

La divisione del mercato del lavoro tra garantiti e non è un sistema profondamente ingiusto ed è un ostacolo alla crescita e all’innovazione. A dirlo è il presidente del consiglio Mario Draghi, nel corso del suo intervento al Social Summit di Porto. “Troppi paesi dell’UE hanno un mercato del lavoro a doppio binario, che avvantaggia i “garantiti” – in genere i lavoratori più anziani e maschi – a spese dei “non garantiti”, come le donne e i giovani. Mentre i cosiddetti garantiti sono meglio retribuiti e godono di una maggiore sicurezza del lavoro, i non garantiti soffrono un vita lavorativa precaria. Questo sistema è profondamente ingiusto e costituisce un ostacolo alla nostra capacità di crescere e di innovare. L’Italia, grazie al Piano di Ripresa e Resilienza, sta cercando di porre rimedio a questa triste situazione”, dice il premier.

DRAGHI: “L’ITALIA SOSTIENE IL PROGETTO DELLA COMMISSIONE SU INFANZIA E POLITICHE DI GENERE”

L’Italia sostiene il progetto di proposta della commissione europea di garanzia europea per l’infanzia, nonché i principi contenuti nell’agenda relativi all’assistenza di lungo termine e alle pari opportunità di genere”. Lo ricorda il presidente del consiglio Mario Draghi, nel corso del suo intervento al Social Summit di Porto.

Draghi ricorda che nel Pnrr italiano “verranno investiti 6 miliardi di euro per riformare le politiche attive del mercato del lavoro. Il piano prevede un programma per l’occupabilità e le competenze, destinato alla formazione e alla riqualificazione di coloro che devono cambiare lavoro o che sono alla ricerca di una prima occupazione, seguendo l’esempio del programma europeo di garanzia per i giovani”.

Draghi ha aggiunto che “4,6 miliardi di euro sono destinati ad accrescere il numero di asili nido e di scuole materne, alleviando il carico delle madri lavoratrici. Sono previste anche misure di lotta alla povertà infantile“. Oltre 14 miliardi di euro sono previsti “per le infrastrutture di trasporto al sud, per aumentare la produttività e l’accesso al mercato per imprese e lavoratori”.

Non riduciamo troppo presto le politiche di bilancio e assicuriamoci che il programma di sostegno alla crescita e all’innovazione resti in piedi”. Così il presidente del consiglio Mario Draghi, nel corso del suo intervento al Social Summit di Porto.

DRAGHI: “RENDERE STRUTTURALE IL PROGRAMMA SURE”

“Il programma Sure di sostegno all’occupazione rimanga al suo posto“. Lo chiede il premier Mario Draghi intervenendo al Social Summit di Porto. Nella visione del governo italiano il programma dovrebbe essere reso strutturale per essere funzionale al dibattito in corso da lunga su un sistema europeo di assicurazione contro la disoccupazione e costituirebbe condizione preliminare per una effettiva unione monetaria. Mario Draghi invita i Paesi europei ad essere tutti più inclusivi, anche perché le società non inclusive – spiega nel corso del suo intervento al Social Summit di Porto – sono più fragili.

“Ma le politiche nazionali non sono abbastanza“. L’Italia, ricorda il premier, accoglie il piano d’azione della Commissione sul Pilastro europeo e i diritti sociali che combinano un singolo mercato con una crescita sostenibile. Ma lasciatemi essere più puntuale- dice Draghi – Tutto questo è molto buono. Lo condividiamo tutti ma dobbiamo fare un passo in più. Dobbiamo sancire i pilastri, gli obiettivi e le pietre miliari nel semestre europeo, in modo da realizzare un monitoraggio continuo su questo”. In questo senso Draghi cita due punti: “Essere sicuri che non siano cancellate troppo presto le politiche fiscali di sostegno, ed essere certi che il programma Sure” di sostegno all’occupazione “resti attivo“.

NARDELLA: “SE IL GOVERNO CI COINVOLGE NELLA CAMPAGNA VACCINALE, NOI SINDACI CI SIAMO”

Se il governo ci coinvolge nella campagna vaccinale noi siamo pronti“. Lo dice Dario Nardella, interpellato a Porto per Social Summit europeo, dove interviene in qualità di presidente dell’Associazione dei sindaci d’Europa. “Con Draghi c’è un ottimo rapporto, se il Governo vuole noi siamo pronti”, ribadisce.

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