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Friuli Venezia Giulia, Zanin: “Priorità alle aree interne e montane nella distribuzione del Recovery”

Nel corso del dibattito all'assemblea plenaria del Comitato europeo delle Regioni, il presidente del Consiglio territoriale ha fatto notare come "i grandi centri e le città d'arte ripartiranno in modo più veloce"

Pubblicato:07-05-2021 13:50
Ultimo aggiornamento:07-05-2021 13:50

piero mauro zanin
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TRIESTE – “Si dia priorità alle aree interne e montane nella distribuzione dei finanziamenti del Recovery per la ripresa turistica”. È questa la proposta lanciata oggi da Piero Mauro Zanin nel corso del dibattito all’assemblea plenaria del Comitato europeo delle Regioni, che aveva per tema proprio la ripartenza di uno dei settori più pesantemente danneggiati dalla pandemia.

I grandi centri e le città d’arte– ha osservato il presidente del Consiglio regionale, collegato in videoconferenza da Udine- ripartiranno in modo più veloce, mentre le aree interne e montane sono destinate a incontrare maggiori difficoltà: per questo motivo c’è bisogno di investire sulla viabilità e di ampliare l’offerta turistica estiva e invernale”.

Zanin ha elencato ai colleghi degli altri Paesi europei – convocati dal presidente del Comitato europeo delle Regioni, il greco Apostolos Tzitzikostas – altre due priorità: “Sono necessari interventi di promozione del turismo lento– ha sottolineato- con particolare attenzione ai siti Unesco: nel Friuli Venezia Giulia ne abbiamo ben cinque e siamo una delle regioni italiane più attraenti da questo punto di vista”. Bisogna “puntare infine- ha concluso il presidente del Consiglio regionale- sul sostegno alla filiera enogastronomica attraverso la promozione di aziende che realizzano prodotti biologici e distribuiscono a chilometro zero”. Nel corso del dibattito, che ha visto l’intervento dei rappresentanti di tutti i gruppi politici dell’Europarlamento, è stata ribadita l’importanza del “certificato verde” per una libera circolazione turistica nel continente, in vista di una ripresa che comunque – è stato detto – non potrà essere completa prima del 2023-2024.


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