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Scuola, da Fondazione Museo Shoah aiuti a studenti e prof per gli esami

Nasce lo "sportello didattico", aperto sia a studenti che a professori, per sostenerli nell'ultima e delicata parte dell'anno

Pubblicato:07-05-2020 16:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:16

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ROMA – Tra poco piu’ di un mese quasi mezzo milione di studenti italiani si confrontera’ con l’esame di maturita’ e altrettanti saranno i ragazzi delle medie che discuteranno le loro tesine. Con l’emergenza Covid l’anno scolastico e’ stato rivoluzionato, il programma non e’ stato terminato, gli esami saranno centrati sulla discussione di una tesina e il colloquio avverra’ davanti a una commissione interna. E cosi’, con l’avvicinarsi del 17 giugno, la data annunciata dalla ministra Lucia Azzolina, un consistente numero di studenti e docenti si sta rivolgendo alla Fondazione Museo della Shoah di Roma per avere assistenza scientifica sulla preparazione di elaborati e progetti di fine anno.

Proprio per venire incontro a queste esigenze, e’ nato lo “sportello didattico”, aperto sia a studenti che a professori, per sostenerli nell’ultima e delicata parte dell’anno. Scrivendo all’indirizzo ‘didattica@museodellashoah.it’ e’ possibile mettersi in contatto con lo staff scientifico della Fondazione e concordare insieme un percorso di approfondimento su diversi temi.


Si puo’ chiedere aiuto per preparare una ricerca o per avere indicazioni su testi, saggi, siti, documentari. La Fondazione e’ anche a disposizione per ricerche di fonti archivistiche e bibliografiche online o per video lezioni su temi specifici da concordare insieme. Lo sportello didattico rimarra’ aperto anche successivamente alla conclusione degli esami di maturita’ per sostenere al meglio la divulgazione dello studio della Shoah nelle scuole durante il corso dell’anno.

“La Fondazione Museo della Shoah e’ sempre stata vicina al mondo della scuola: insegnanti e studenti hanno uno scambio continuo con la nostra istituzione e di questo siamo molto orgogliosi”, spiega alla Dire il presidente Mario Venezia.

“Noi diamo informazioni e un apporto culturale e riceviamo anche molti suggerimenti. In questo periodo non e’ stato possibile proseguire nelle nostre consuete attivita’ e percio’ abbiamo ritenuto opportuno trovare nuove forme di comunicazione e vicinanza a questo mondo. Abbiamo quindi pensato allo sportello didattico, un’iniziativa che tende a fornire tutti gli elementi a distanza alle scuole e anche agli studenti per sostenerli nel loro processo formativo”.

E’ una attivita’, continua il presidente della Fondazione, che sta avendo “un riscontro favorevole: abbiamo scuole di Milano e della Calabria oltre a quelle di Roma o di altre citta’ che sono in contatto con noi quotidianamente”. E’ dunque una iniziativa che “pensiamo possa proseguire anche dopo, quando sperabilmente finira’ questo periodo e ci si potra’ di nuovo incontrare tutti quanti insieme di persona. Noi siamo contenti e ci mettiamo a disposizione”, conclude.

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