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Coronavirus e climatizzatori, le ‘regole’ per usarli in sicurezza della Società italiana di Medicina Ambientale

"Necessario migliorare le condizioni dell'ambiente per la tutela della salute"

Pubblicato:07-05-2020 09:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:16

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ROMA – Chiusi in casa per settimane, nel rispetto del lockdown, oltre a tamponi e mascherine si e’ molto discusso anche dell’opportunita’ o meno di usare impianti di climatizzazione dell’aria, dal momento che questi potrebbero essere veicolo di diffusione del virus in ambienti indoor. Con la fase 2 appena iniziata, e in vista del caldo estivo ormai alle porte, la Societa’ italiana di Medicina Ambientale fornisce suggerimenti e consigli utili da seguire per rimanere in casa al fresco in sicurezza.

“Negli ambienti confinati aperti al pubblico seguire le norme di distanziamento e usare tutti la mascherina e’ doveroso- dice Alessandro Miani, presidente SIMA- ma al contempo non possiamo trascorrere i prossimi mesi estivi soffrendo il caldo nelle nostre case o sul posto di lavoro. È quindi necessario seguire poche semplici regole che ci consentano di usare i nostri impianti in sicurezza. Piccole azioni quotidiane possono migliorare il nostro comfort indoor senza farci incorrere in particolari rischi per la salute”. A farli eco e’ l’ingegnere Alessandro Volpi, esperto SIMA di gestione e manutenzione impianti di trattamento aria: “In questo particolare momento di criticita’ dovuta alla pandemia da Covid-19- aggiunge- ritengo opportuno suggerire a utenti, gestori e manutentori di impianti di climatizzazione, piu’ o meno complessi, di effettuare tutti gli interventi preventivi utili a ridurre il rischio correlato ad una non adeguata sanificazione e pulizia degli impianti prima del loro uso“.

I CONSIGLI DI SIMA:

– Per assicurare un miglior e piu’ sicuro uso dei sistemi di raffrescamento, condizionamento e climatizzazione in ambienti indoor, privati o pubblici di piccole o medie dimensioni (come ad esempio abitazioni, uffici, ambulatori, negozi, ecc.) si consiglia, prima dell’accensione dell’impianto, di lavare con acqua e sapone liquido i filtri degli split, pulire le parti esposte degli stessi con un prodotto igienizzante e dopo aver lasciato asciugare le superfici esposte e i filtri, riporre questi ultimi nei loro alloggiamenti;


– I motori esterni, solitamente posizionati su balconi, terrazzi, tetti o a terra dovrebbero essere sanificati periodicamente (e’ preferibile che queste attivita’ vengano effettuate da tecnici specializzati e che il sistema di sanificazione usato sia una tecnologia a shock termico per iniezione e contemporanea aspirazione di vapore ad alta temperatura e pressione). Stesso intervento e’ consigliabile per quegli split o radiatori mal manutentati, che presentano evidenti segni di degrado, sporcizia, presenza di polveri e muffe accumulate e/o incrostazioni;

– Gli impianti canalizzati devono essere sanificati da personale esperto prima di rendere operativo il sistema;

– Per gli impianti di condizionamento multizona, destinati al controllo ambientale di umidita’ e temperatura dei locali serviti (grandi ambienti, pubblici e privati come uffici aperti al pubblico, cinema, teatri, palestre, poliambulatori, fabbricati industriali, ecc.), maggiori attenzioni devono essere dedicate al corretto mantenimento/pulizia e sanificazione/disinfezione/bonifica delle sezioni principali di scambio, quali batterie calde e fredde, umidificazione ad acqua e batterie di post-riscaldamento, canalizzazioni di distribuzione aria e dello stato dei filtri ai vari livelli;

– Per garantirsi qualita’ dell’aria indoor e’ consigliabile aprire le finestre per alcuni minuti piu’ volte al giorno o dotarsi di sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), in grado anche di filtrare l’aria esterna in entrata. Fermo restando l’importanza di periodici ricambi d’aria, anche sistemi di purificazione e/o monitoraggio dell’aria indoor sono consigliati, purche’ validati scientificamente da Enti terzi pubblici e dotati di certificazioni che ne attestino il reale potenziale di mitigazione dei contaminanti aero-dispersi (compresi virus e batteri);

Evitare il flusso dell’aria dagli split dall’alto verso il basso e direttamente rivolti verso le persone presenti nell’ambiente, preferendo direzionare le griglie esterne verso l’alto;

Mantenere tassi di umidita’ relativa in estate tra il 50% e il 70% e in inverno tra il 40% e il 60% (un semplice igrometro e’ sufficiente per il controllo dell’umidita’.

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