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VIDEO | Coronavirus, carabiniere Alessia: “Intervenuti per aiutare una giovane madre”

SPECIALE DONNE IN ARMI | La vittima aveva denunciato la violenza domestica un anno fa

Pubblicato:07-05-2020 09:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:16
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ROMA –  Alessia Portusio e’ un Carabiniere, operativa alla stazione di Canelli, in provincia di Asti. Pochi giorni fa, in pieno lockdown, e’ intervenuta insieme ai suoi colleghi per essere vicina e garantire un ‘presidio umano‘ a una “giovane mamma di due figli piccoli, che a maggio 2019 aveva denunciato violenza domestica. Ora questa ragazza, che ha una “volonta’ invidiabile- ha raccontato Alessia in una intervista con l’agenzia Dire- ha perso i suoi lavori saltuari e questo non ha facilitato il suo ritorno alla normalita’”. La storia di questa donna, “che ha trovato il coraggio di denunciare”, era stata segnata da “anni di violenze fisiche ma soprattutto psicologiche. Insieme ai miei colleghi sono intervenuta, constatando la gravita’ della situazione: per questo consigliamo di denunciare subito. E’ un anno che siamo presenti per esserle d’aiuto”, a conferma che il lavoro dei Carabinieri e’ fatto anche di questo contatto umano e di rassicurazione. Per queste vittime di violenza “vedere arrivare una donna in uniforme e’ importante, e’ un sospiro di sollievo”, una “barriera in meno” rispetto ai colleghi uomini.

CHI E’ ALESSIA PORTUSIO

Alessia Portusio e’ cresciuta in “un paesino di campagna, con pochissimi abitanti. “Ho sempre visto la figura del Carabiniere come punto di riferimento”, ha spiegato, ed e’ questo a spingerla ad arruolarsi “nel 2015, dopo aver vinto il concorso. Ho quindi frequentato il corso di un anno alla Scuola di Reggio Calabria, poi sono stata in una prima stazione in Valle d’Aosta, e poi trasferita qui a Canelli, dove svolgo l’attivita’ classica di tutte le stazioni d’ Italia: contatto con il pubblico, dividendomi tra ufficio e pattuglia”.


Pregiudizi rispetto alle donne in uniforme? “Non posso negare- ha ammesso- di aver pensato di trovare barriere e muri e pregiudizi ma, devo essere sincera, non ne ho trovato nemmeno mezzo. Sono stata accolta come qualsiasi Carabiniere, svolgo il mio lavoro al pari dei miei colleghi, senza problemi e non credo sia fortuna, dopo 20 anni e’ ormai consolidata” la presenza delle donne nell’Arma.

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