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Pd, Renzi proclamato segretario: “Basta litigi”

Sono stati eletti 700 delegati delle liste collegate a Renzi, 88 delegati nelle liste di Emiliano e 212 nelle liste di Orlando

Pubblicato:07-05-2017 09:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:11

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ROMA – Matteo Renzi e’ proclamato segretario nazionale del Pd. Sono stati eletti 700 delegati delle liste collegate a Renzi, 88 delegati nelle liste di Emiliano e 212 nelle liste di Orlando.

In assemblea nazionale 449 donne e 551 uomini. Sono i dati ufficiali del congresso Pd, letti dal capo della commissione congresso Roberto Montanari all’assemblea riunita all’Hotel Marriott.

“L’esperienza di un popolo che si rimette in gioco e’ l’esperienza di un popolo che non ha paura di ricominciare, di ripartire, mettendo al centro una comunita’ di persone e non un insieme di algoritmi”. Matteo Renzi inizia l’assemblea nazionale che lo ha appena proclamato segretario del Pd con un richiamo alle dimissioni da premier, circa un anno fa.


“Staremo insieme fino al 2021”, spiega. Quindi con ironia aggiunge: “Ma non temete, non ci sentiremo tutti i giorni”.

Matteo Renzi annuncia poi una “campagna casa per casa” per portare le proposte del Pd su “tre parole: lavoro, casa e mamma”.

UNIONI CIVILI. RENZI: “NESSUN FLOP, DIRITTI NON SI CONTANO, S’AFFERMANO”

“I diritti non si contano. Si affermano. Siamo orgogliosi di quella legge”, dice Matteo Renzi a chi reputa un “flop” la legge sulle unioni civili, a cui hanno fatto ricorso 2800 coppie dalla sua approvazione.

RENZI: “BASTA LITIGI, BASTA SPARARE SUL QUARTIER GENERALE”

“Per 5 mesi ne abbiamo viste di tutti i colori, abbiamo dato l’impressione di essere una comunita’ di uomini e donne capaci solo di litigare tradendo cosi’ lo straordinario messaggio che il nostro popolo ci da’”, dice Matteo Renzi all’assemblea del Pd.

“Il Pd- aggiunge- non puo’ accettare di essere un luogo in cui tutti sparano contro il quartier generale sperando di avere visibilita’. La gente non vuole da noi polemiche, ma proposte”.

RENZI: “GRAZIE A ORLANDO E EMILIANO”, E ASSEMBLEA APPLAUDE A LUNGO

“Iniziamo con il riconoscerci. Vorrei dire grazie ad Andrea Orlando e Michele Emiliano”. Lo dice Matteo Renzi, chiamando un applauso per i due contendenti sconfitti alle primarie. Orlando e Emiliano, in prima fila all’assemblea, si alzano in piedi.

PRIMO GIORNO CON OBAMA, PRIMA TELEFONATA A DIMITRI RUSSO

“Passero’ il primo giorno da segretario con Barack Obama, che andro’ ad accogliere a Milano. Ma la prima telefonata l’ho fatta a Dimitri Russo, sindaco di Castelvolturno. Insieme a Marco Minniti lavoreremo insieme per quella comunita’”.

“NOI STIAMO DALLA PARTE DEL GOVERNO”

“Da cinque mesi noi diciamo con forza che nessuno del Pd ha messo o mettera’ in discussione il sostegno al governo della Repubblica guidato da Paolo Gentiloni. Lo diremo fino alla fine della legislatura. La durata non dipende da noi ma dal governo stesso e dall’attivita’ parlamentare. Se questo e’ chiaro, aggiungo che io sono contento del lavoro che sta facendo il governo: non c’e’ nessun dubbio da parte nostra”, commenta Renzi. “Noi siamo quelli che stanno dalla parte del governo”, aggiunge.

ORLANDIANI NON VOTANO LA RICONFERMA DI ORFINI

L’area che fa capo al ministro della giustizia Andrea Orlando, a quanto apprende la DIRE da fonti interne alla mozione, è orientata a non votare la riconferma di Matteo Orfini alla presidenza del Pd, che dovrebbe essere proposta da Matteo Renzi all’assemblea nazionale. La mozione è riunita in una sala dell’hotel Marriott, prima che inizi l’assemblea, in ritardo di oltre un’ora. Prima della candidatura di Renzi al congresso e della decisione del ministro della giustizia di sfidarlo, Orlando e Orfini, com’è noto, appartenevano alla stessa area politica, Rifare l’italia (a molti nota come i ‘giovani turchi’). Gli orlandiani non entreranno nella segreteria nazionale (e dai renziani non sono arrivate proposte in merito).

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