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di Elisa Manacorda e Marcella Piretti
BOLOGNA – Molto conosciuto negli ambienti delle palestre napoletane e nel fitness, Milko Gargiulo aveva 56 anni e lavorava come broker finanziario (era stato in passato un funzionario di banca). Era un uomo che teneva molto alla propria forma fisica, come mostrano le tante foto pubblicate sui suoi profili social, in cui si mostra abbronzato, tatuato e con i muscoli in bella mostra. È morto questa mattina dopo essere stato colpito da un colpo di pistola sparato da Andrea Izzo, che gli ha teso una sorta di ‘agguato’. Motivo? La sua relazione con la ex fidanzata di Izzo, che durava da qualche tempo. Proprio per questo, a quanto si apprende, Izzo gli stava addosso e lo aveva già minacciato. Di morte. Risulta infatti che Gargiulo, prima del tragico epilogo di oggi, avesse presentato due denunce contro Izzo, facendo presente ai Carabinieri di aver ricevuto minacce di morte.
Quando è stato colpito, Gargiulo era alla guida della propria auto Bmw e si trovava a Marano di Napoli, all’altezza dell’istituto paritario ‘Papa Luciani’, mentre i bambini stavano entrando a scuola. Izzo, l’uomo che lo ha ucciso, lo ha raggiunto a bordo di uno scooter T-Max e gli ha sparato (sette colpi esplosi), puntando l’arma contro il finestrino. Pare che poco prima avesse già tentato di affiancarlo, ma Gargiulo era riuscito a farlo cadere e poi a scappare. Il killer, però, è tornato in sella e lo ha raggiunto, sparandogli dal finestrino. Poi si è spostato nel quartiere napoletano di Marianella dove è stato trovato morto accanto al proprio scooter, in via Comunale Montelungo: per gli inquirenti si è sparato con la stessa arma con cui ha ucciso Gargiulo, una pistola di sua proprietà regolarmente registrata.
Questa mattina, prima di essere ucciso, Milko Gargiulo aveva postato una storia su Facebook mostrando le immagini dell’alba e con la scritta ‘Buongiorno‘. Sotto gli ultimi post pubblicati negli ultimi giorni dal 56enne, si leggono tantissimi commenti di amici increduli per quello che è successo al broker. “Non ci credo”, scrive qualcuno. “Riposa in pace”.
Gli accertamenti immediati dei carabinieri di Marano di Napoli e Napoli Vomero, con il supporto del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, hanno ricondotto i due eventi a una dinamica di omicidio-suicidio, per cause di natura sentimentale: Izzo avrebbe scoperto l’esistenza di una relazione amorosa tra la sua compagna e Gargiulo. Avviate le indagini, sono ancora in corso ulteriori rilievi sui due siti.
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