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Il genio femminile di Sicilia e Calabria: festival sulle donne dimenticate

Nelle scuole, biblioteche e università le storie dimenticate delle più interessanti figure femminili di queste regioni

Pubblicato:07-03-2022 16:44
Ultimo aggiornamento:07-03-2022 17:13
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di Laura Monti

ROMA – “Chi sapeva che nel 1870 in Sicilia c’erano già ospedali omeopatici, proprio come a Parigi? Che si curava già la nevrosi femminile con il magnetismo animale? Che la prima donna ad avere una patente di guida fu una siciliana che a 70 anni andò al Polo nord con il suo gatto e la madre?”. A chiederselo è Marinella Fiume, scrittrice e curatrice del dizionario ‘Siciliane’, intervenuta stamattina alla conferenza di presentazione del ‘Festival del genio delle donne di Sicilia e Calabria’, che nel mese di marzo porterà in scuole, biblioteche e università le storie dimenticate delle più interessanti figure femminili di queste regioni.

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Saranno ‘Donne di carta’ quelle al centro di questa seconda edizione del Festival: giornaliste, scrittrici, studiose da restituire alla memoria collettiva e su cui costruire anche dei percorsi turistici per riscoprire luoghi nascosti del nostro territorio. “Nella grande storia le donne sono invisibili, sembrano assenti”, ha detto la deputata Vittoria Casa (M5S), presidente della Commissione Cultura. “Anche oggi non possiamo non rivolgere il nostro primo pensiero alle donne e alle madri di Ucraina e di Russia. Spero che qualcuno ascolti le loro voci, così come noi cerchiamo di ascoltare e recuperare quelle delle donne dimenticate dei nostri territori”.

Per questo, per riscoprirle, le studiose e curatrici del festival si sono rivolte alle piccole storie degli archivi di istituti, ospedali e anche a documenti familiari. Anzi, come ha detto la direttrice artistica del festival per la Calabria Mariangela Preta, “Sono state spesso le famiglie a fornirci tante informazioni su queste storie straordinarie. In Calabria- ha aggiunto- ne abbiamo raccolte 42, dalle donne pitagoriche alle regine medioevali. Vogliamo ridare dignità a queste figure e sottrarle dall’oblio”. D’altra parte le donne “hanno fatto per metà la storia dell’identità della Sicilia”, ha affermato Fulvia Toscano, del festival NaxosLegge. Sicilia e, a partire da quest’anno, Calabria ma non solo: l’ambizione è quella di allargare il festival a livello nazionale, partendo da Basilicata e Puglia.

“In un anno siamo cresciute tantissimo, grazie all’entusiasmo che abbiamo raccolto intorno a noi”, ha detto ancora Toscano. “Questo è il momento di creare ponti, non di costruire muri- ha concluso Casa- Mi auguro di poter parlare di tutta l’Italia attraverso le donne”.

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