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Manifesto funebre al comandante della polizia locale, domani flashmob ad Arzano

Il messaggio: "Il 10 marzo è deceduto il signor Biagio Chiariello. Colonnello qui siamo ad Arzano no a Frattamaggiore qui il casino non ci piace"

Pubblicato:07-03-2022 16:15
Ultimo aggiornamento:07-03-2022 16:19

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NAPOLI – “Solidarietà e vicinanza umana al comandante della polizia locale di Arzano Biagio Chiariello di fronte alle ennesime e gravi minacce di morte”. Lo affermano in una nota congiunta padre Maurizio Patriciello e il senatore Sandro Ruotolo del Comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli lanciando l’appuntamento organizzato per domani mattina alle 10 per un flash mob di solidarietà ‘Nessuno tocchi il comandante Biagio Chiariello’ alla sede del Comando della polizia municipale di Arzano.

Questa mattina, infatti, all’ingresso del Comando è stato trovato un manifesto funebre, con il nome e la foto di Chiariello, accompagnato da un messaggio: “Il 10 marzo è deceduto il signor Biagio Chiariello. Colonnello qui siamo ad Arzano no a Frattamaggiore qui il casino non ci piace”. “Non è una bravata, è una minaccia seria – evidenziano – occorre difendere il comandante Chiariello che in questi mesi, in particolar modo, sul versante del rione 167 di Arzano e degli immobili occupati abusivamente da famiglie criminali, si sta molto battendo per il ripristino la legalità. È chiaro che il comandante Chiariello e la polizia municipale di Arzano non devono essere lasciati soli ma messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro in sicurezza e con mezzi appropriati questa minaccia nasconde altro, oltre ai clan ci potrebbero essere altri mandanti. Con Chiariello la polizia municipale di Arzano ha voltata pagina – aggiungono – non solo lotta alle case occupate e abbattimento dei manufatti abusivi ma controlli sulle licenze edilizie, commerciali, sulle società delle pompe funebri e un contatto diretto e di supporto all’azione della magistratura. Ribadiamo – concludono Patriciello e Ruotolo – la nostra vicinanza a Chiariello al suo lavoro di comandante della polizia municipale di Arzano. Lo Stato aiuti concretamente l’amministrazione comunale affinché ad Arzano vengano cacciati i camorristi ed i loro amici”.

“È assolutamente grave – rimarcano in una nota congiunta Mariano Di Palma e Mariateresa Imparato, rispettivamente coordinatore regionale di Libera e presidente di Legambiente Campania – ed inaccettabile che qualcuno pensi di fermare il ripristino della legalità con minacce ed intimidazioni. Al Comandante la nostra vicinanza e corresponsabilità. È il momento che associazioni, cittadini, amministratori onesti facciano sentire forte e deciso il loro dissenso rispetto a quello che è accaduto. Ad Arzano e in tanti territori della Campania dove abusivismo e cemento armato hanno fatto da padrone è tempo di voltare pagina, di riportare legalità e restituire ai territori violati dignità e bellezza, chiave di volta per uno sviluppo civile, sociale ed economico duraturo, di qualità nel segno della legalità”.


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