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Dal nuovo piano di volo di Cristoforetti a ExoMars, settimana di cambiamenti per l’Europa

Le sanzioni alla Russia hanno rimodulato diversi assetti spaziali

Pubblicato:07-03-2022 11:40
Ultimo aggiornamento:07-03-2022 11:40

samantha cristoforetti
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ROMA – L’astronauta italiana Samantha Cristoforetti non sarà più comandante della Spedizione 68a sulla Stazione spaziale internazionale (Iss). Sarebbe stata la prima donna europea a ricoprire questo ruolo. L’annuncio era stato dato lo scorso maggio, suscitando un prevedibile entusiasmo soprattutto in Italia, ma ora le carte in tavola sono cambiate. Ha fatto sapere l’Esa, l’Agenzia spaziale europea -di cui gli astronauti in servizio fanno parte-, che “il piano di volo è stato recentemente modificato, anticipando la data dell’avvicendamento tra gli equipaggi Crew-4 e Crew-5. Con questa modifica, la missione dell’equipaggio Crew-4 è accorciata e la spedizione 68a comincerà dopo la partenza di Samantha Cristoforetti” dalla Stazione.  Cristoforetti avrà “il ruolo di leader del Segmento Orbitale Americano (USOS), che comprende i moduli e i componenti americani, europei, giapponesi e canadesi della Stazione Spaziale”. Dall’Esa specificano, però, che l’addestramento di Cristoforetti come comandante continua, qualora il piano dovesse cambiare di nuovo. La partenza della sua missione, battezzata Minerva, è pianificata per la seconda metà di aprile 2022.

Il commento di Samantha Cristoforetti

Queste le parole con cui Astrosamantha ha accolto la decisione: “È un onore per me essere a capo dello USOS, e questo ruolo comprende la maggior parte dei compiti che avrei assunto come comandante. Riconosco tuttavia che molte persone in Europa, in particolare molte donne, hanno tratto ispirazione dalla prospettiva di avere la prima donna europea comandante dell’ISS. Mi rammarico che questo non accadrà durante la mia missione, ma stiamo selezionando una nuova classe di astronauti e astronaute e sono certa che questa comprenderà donne molto preparate e determinate che saranno pronte, in un futuro non così lontano, ad assumere ruoli di leadership”. Cristoforetti, classe 1977, è volata già nello Spazio nel 2014 con la missione ‘Futura’ dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). In quell’occasione restò sulla Stazione per 199 giorni. 

L’ombra della Russia

Per molti il tempismo del cambio del piano di volo è sembrato sospetto, essendo arrivato in coincidenza con l’invasione russa dell’Ucraina. La Stazione spaziale è una collaborazione internazionale, in cui proprio la Russia ha un ruolo importante. Non solo un’intera ala è riservata al Paese guidato da Putin, ma, fino a poco tempo fa, il mezzo unico con cui gli astronauti raggiungevano la Stazione era il razzo Soyuz in partenza dal cosmodromo russo di Baikonour. Dallo scorso anno, è operativo il Falcon della compagnia Space X del magnate Elon Musk. Le comunicazione degli astronauti in ambito politico sono fortemente scoraggiate e questo spiega il silenzio in merito alla situazione internazionale. Dal canto loro la Nasa e l’Esa rassicurano sulla cooperazione, ma le sanzioni ci sono anche in ambito spaziale. Il personale russo è stato ritirato dalla base di lancio Esa in Guyana francese e l’agenzia spaziale Roscosmos ha reso noto che “la priorità sarà la creazione di satelliti nell’interesse della difesa”. 


Le sanzioni rallentano il programma ExoMars

C’è un una missione in cui, più che in altri campi, il peso delle tensioni tra Occidente e Russia hanno valore. Si tratta della seconda tranche di ExoMars, cooperazione eurorussa per atterrare su Marte. Il pianeta rosso dovrà aspettare: il direttore generale dell’Esa, Joseph Aschbacher, ha definito “molto improbabile” un lancio entro il 2022. La partenza era prevista per settembre, queste parole sembrano indicare un inevitabile slittamento almeno al prossimo anno.

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Nella missione ExoMars, l’Italia, attraverso l’Agenzia spaziale italiana (Asi), è leader con il 33% di contributi, le industrie capofila sono italiane, Thales Alenia space Italia in testa, seguita da Leonardo e Altec. Per ExoMars 2022 c’era grande attesa, soprattutto perché è la missione grazie a cui arriverà sul pianeta rosso un trapano costruito da Leonardo in grado di perforare il suolo fino a due metri di profondità, per poi analizzare in situ il materiale estratto. Il Direttore Generale dell’Esa Aschbacher “analizzerà tutte le opzioni e preparerà una decisione formale sulla via da seguire da parte degli Stati membri dell’Esa”.

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