
ROMA – “Alla luce dei forti dubbi e delle perplessità” occorre “procedere ad una interlocuzione con i partner del progetto, Francia e Unione europea, per condividere dubbi e perplessità. E’ il modo più lineare e trasparente al nostro interno e verso i nostri interlocutori”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“Ieri sera- spiega il premier- sono emersi diversi orientamenti politici che rimangono contrapposti. La Lega è favorevole, il Movimento 5 stelle ha delle contrarietà sull’opera. Questo crea uno stallo. Rispetto a queste posizioni però io non permetterò che pregiudizialmente si affermi l’una o l’altra posizione”.
“A noi- continua Conte- sembra che non si perda credibilità se si mettono sul tavolo argomenti che ci portano a interrogarci sulla convenienza di un’opera decisa decenni fa”, conclude.
TAV. CONTE: NON STIAMO LITIGANDO, È STALLO ANCHE SU BANDI TELT
Quello dei bandi “è un tema che stiamo sviscerando in queste ore dal punto di vista delle implicazioni legali. Non stiamo affatto litigando- precisa Conte- ma siamo sullo stallo anche sui bandi, il confronto tra noi è proficuo, franco e serrato”.
“Chi chiede il differimento dei bandi chiede una integrale ridiscussione dell’opera che se partissero non ci sarebbe, come invece previsto nel contratto di governo”, aggiunge.
Non far partire i bandi può portare al “rischio di veder poi pregiudicato il finanziamento complessivo dell’opera. Stiamo facendo un approfondimento tecnico, scioglieremo la riserva nelle prossime ore, abbiamo tempo fino a lunedì”.
TAV, CONTE: ANALISI COSTI BENEFICI PLAUSIBILE, OPERA DI CUI L’ITALIA NON HA BISOGNO
“Ieri sera- aggiunge il premier- c’è stato un dialogo tra esperti alla nostra presenza, anche io ne ho portato uno. Abbiamo operato una sorta di stress test che è durato alcune ore. Avevo dubitato dell’elaborato che ci era stato consegnato, ieri mi sono convito che illustra una plausibile e fondata analisi su costi e benefici”.
“Non ho mai detto- precisa il premier- che avremmo affidato la decisione finale esclusivamente all’analisi costi-benifici: la politica si assume la responsabilità di una decisione che va imputata al governo, con tutti gli oneri e gli onori”.
“Io stesso- continua- la scorsa notte, senza pregiudizi ideologiche o emotive, né ragioni tattiche, ho espresso forti dubbi e perplessità su questa opera infrastrutturale. Non sono affatto convinto che questo progetto sia ciò di cui l’Italia ha bisogno. Oggi mi batterei perché non venisse cantierizzato”, aggiunge.
TAV, CONTE: NESSUN PREGIUDIZIO, DECISIONE DA PRENDERE CON RESPONSABILITA’
“Non esiste- aggiunge Conte- alcuna comunicazione o dichiarazione mia, neanche prima che assumessi la responsabilità di governo, che mi abbia visto favorevole o contrario alla Tav. Non ho mai preso una posizione e ho dichiarato da subito di affrontare questa questione con estremo senso di responsabilità senza nessun atteggiamento pregiudizievole, con equilibrio ed essendo guidato esclusivamente dalla tutela degli interessi dei cittadini e dell’intersse nazionale”.
TAV. CONTE: 2030 È UNA CHIMERA, PER QUELL’ANNO SARÀ POCO FUNZIONALE
“La Tav dovrebbe terminare nel 2030”, aggiunge ancora Conte, ma “quella data è una chimera. C’è poi il serio rischio che quando andremo a realizzarla, quest’opera si rivelerà un’opera poco funzionale rispetto al sistema dei trasporti con cui avremo a che fare”.
TAV. CONTE: ESCLUDO CRISI DI GOVERNO, SAREBBE ASSURDO
“Non ci sono rischi” che il governo cada, assicura Conte: “Il clima di discussione” sulla Tav “è sereno e franco”.
“Escludo assolutamente che da questo confronto netto, dichiarato e schietto possa nascere una crisi di governo. Sarebbe assurdo, lo escludo”, aggiunge.
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