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Libia, scontri tra comunità nel Fezzan: “Sono crimini di guerra”

Vittime civili, appelli della commissione diritti umani e Mezzaluna rossa

Pubblicato:07-03-2018 17:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:35
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ROMA – La Commissione libica per i diritti umani ha condannato scontri in corso da giorni nella citta’ di Sabha, nella regione del Fezzan, circa 800 chilometri a sud-ovest di Tripoli.
Fonti concordanti riferiscono che a innescare le violenze ha contribuito l’ostilita’ tra le comunita’ di Awlad Sulaiman e di Tabu, fedeli rispettivamente al governo di Tripoli e al generale Khalifa Haftar che controlla la regione della Cirenaica.
Negli assalti a obiettivi civili – tra cui ospedali ed edifici pubblici – avrebbero perso la vita almeno tre persone. Almeno 12 i feriti, tra i quali tre bambini, di sette, nove e dieci anni.
Stando ai dati diffusi dal Sabha Medical Center, i morti dalla ripresa delle ostilita’ nei giorni scorsi sono stati in totale 25.
Secondo il capo della Commissione, Ahmed Abdul-Hakim Hamza, questi episodi “costituiscono crimini di guerra e violano il diritto umanitario internazionale”.
Il responsabile ha evidenziato che a causa di un inasprimento di tensioni e violenze le condizioni di vita a Sabha si stanno deteriorando, soprattutto dal punto di vista sanitario. Centinaia di persone sarebbero gia’ state costrette a lasciare le proprie abitazioni.
Lo scorso fine settimana il primo ministro Fayyez Al-Serraj aveva annunciato l’invio di un contingente militare per garantire la sicurezza ed evitare nuovi scontri nel sud del Paese. La Mezzaluna rossa locale ha fatto appello alle parti in lotta affinche’ rispettino un cessate il fuoco.

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