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25 gennaio 2018
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ROMA – Chiamate, messaggi, minacce. Sono le molestie a cui è stata costretta per otto mesi Livia Giuggioli, moglie dell’attore britannico, naturalizzato italiano, Colin Firth. Tra il settembre 2016 e il maggio del 2017 l’imprenditrice italiana impegnata nel sociale e a difesa dell’ambiente è stata vittima di stalking da parte del giornalista Marco Brancaccia, ex corrispondente dell’Ansa dal Brasile. A diffondere la notizia il quotidiano La Repubblica.
Giuggioli, che conosceva il suo molestatore sin dall’infanzia, ha subito atti persecutori, sfociati in vere e proprie minacce. Brancaccia avrebbe usato la sua influenza nel mondo dei media come mezzo per incutere timore alla vittima, che avrebbe perciò taciuto su ciò che stava avvenendo. La situazione è infine degenerata nel momento in cui l’uomo ha inviato delle foto senza veli di Giuggioli al marito Colin Firth. I due hanno deciso insieme di denunciare il giornalista.
Sono partite quindi le indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma. Secondo quanto dichiarato da ‘La Repubblica’, l’uomo agli investigatori avrebbe dichiarato: “Non voleva clamore? Domani uscirà un bell’articolo. Questa è informazione perché se si fosse chiamata Maria Rossi non saremmo arrivati a questo punto. So le sue conoscenze e dove può arrivare”.
25 gennaio 2018
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23 maggio 2017
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