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Cultura, Di Marzio: “L’educazione dei cittadini è la missione del teatro Stabile di Napoli”

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Pubblicato:07-03-2017 15:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:59

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NAPOLI – “Il Teatro Stabile è una grande istituzione culturale non solo della città ma dell’intero Paese“. Esordisce così Emilio Di Marzio, nuovo componente del Cda del Teatro Stabile di Napoli, intervistato dall’Agenzia Dire nella sede di Napoli, sulla sua visione rispetto al futuro dell’impresa culturale.

“Senza pagare il pedaggio di una eccessiva democratizzazione della cultura nel senso deteriore del termine, senza pensare che il teatro debba essere svalutato per essere reso accessibile- afferma Di Marzio- abbiamo una grande opportunità, cioè far vivere il teatro nella coscienza delle masse, elevare spiritualmente il popolo napoletano attraverso la cultura. Forse è anche la missione che la stessa Costituzione ci affida, consegnando alla cultura la funzione di emancipazione ed educazione del cittadino. Coltivo questa visione e spero che l’apporto che proverò umilmente a dare al Teatro Stabile sia in questa chiave”.

“Come intercettare e valorizzare la creatività del territorio? L’Unità d’Italia si è fondata su tre grandi capitali: una economica, Milano, una politica, Roma, una culturale, Napoli, che ancora oggi produce un fermento straordinario di innovazione in più ambiti, non solo quello teatrale. Penso che il Teatro Stabile, cioè San Ferdinando, Mercadante e Ridotto possa rappresentare un punto di sinergia utile per tutto il sistema teatrale, anche quello dell’estrema periferia napoletana e della provincia”.


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