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Missione compiuta per Vega: Sentinel 2B è in orbita VIDEO

E' il nono successo per il lanciatore progettato, sviluppato e realizzato in Italia da Avio

Pubblicato:07-03-2017 13:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:59

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ROMA – Il lanciatore europeo Vega ha portato a termine la prima missione del 2017 mettendo in orbita correttamente il satellite Sentinel 2B, la nuova sentinella ambientale per monitorare lo stato di salute delle aree verdi del pianeta. E’ il nono successo per il lanciatore progettato, sviluppato e realizzato in Italia da Avio.

Il liftoff è avvenuto ieri alle 22:49 (2:49 di stanotte in Italia) dalla base Esa di Kourou in Guyana Francese. In poco meno di un’ora, Vega ha recapitato il suo carico a destinazioone. Esattamente 58 minuti e 58 secondi dopo il decollo, il quarto stadio del razzo ha liberato Sentinel 2B che ha raggiunto l’orbita prestabilita a 786 chilometri di altezza. La nuova sentinella ambientale si unirà così al suo gemello Sentinel 2A, messo in orbita sempre da Vega nel maggio 2015, per realizzare immagini ottiche ad alta risoluzione della vegetazione, del territorio e raccogliere informazioni sull’inquinamento dei laghi e dei mari, nonché dati che potrebbero rivelarsi essenziali in caso di emergenze. Il tutto nel quadro del programma europeo ‘Copernicus’.



“Vega continua la sua marcia al 100 per cento. Questo nono lancio stabilisce un altro primato per il lanciatore prodotto a Colleferro che è una parte fondamentale della famiglia dei lanciatori che garantiscono l’accesso autonomo allo spazio dell’Europa”, commenta Roberto Battiston, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). “Grazie a Vega e Ariane, a Copernicus e Galileo, lo spazio è sempre più una lingua comune dove l’Europa grazie alla sua tecnologia, alla sua scienza e alle sue aziende trova una proiezione per il suo futuro”.

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Una delle caratteristiche di Vega è la sua versatilità. Nel 2018 infatti, grazie al nuovo dispenser Small Satellites Mission Service, porterà in orbita dei satelliti leggeri con masse variabili da uno fino a 400 kg. Questa nuova opportunità “consentirà al vettore di essere al passo con le esigenze del mercato sempre più interessato lanciare i nano e i mini satelliti”, spiega l’Asi in una nota.

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