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Che fare con un bene confiscato? I sindaci vanno “a lezione”

BOLOGNA - Per una amministrazione, "la presenza sul proprio territorio di un bene confiscato rappresenta- dice Laura Pozzoli,

Pubblicato:07-03-2016 11:48
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:06

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BOLOGNA – Per una amministrazione, “la presenza sul proprio territorio di un bene confiscato rappresenta– dice Laura Pozzoli, assessore alle Politiche sociali e scolastiche di Pieve di Cento- un’occasione unica per costruire una testimonianza concreta ed efficace di lotta alla criminalità: la sua riconversione a finalità pubblica, la sua restituzione alla collettività lascia infatti un segno indelebile di giustizia. E’ un’occasione che va sfruttata, e occorre sapere come farlo al meglio”. Solo che non sempre è facile distriscarsi tra i paletti burocratici che regolano la gestione dei beni confiscati.

beni confiscati mafia

Per questo arriva ora un convegno che vuole aiutare gli amministratori orientarsi in questo campo. Si tiene dopodomani, proprio a Pieve di Cente e tratta “L’aggressione dei patrimoni mafiosi“: è realizzato nell’ambito di un accordo programma con la Regione e vuole appunto “offrire un quadro realistico delle criticità e delle opportunità collegate alla gestione dei beni confiscati”, spiegano gli organizzatori. La scelta di Pieve come sede (al Teatro Alice Zeppilli) deriva dal fatto che qui si trova uno di questi beni, riconvertito a finalità pubblica nel 2014 e trasformato in struttura di accoglienza per famiglie in emergenza abitativa nonché sede della Polizia municipale. I lavori saranno aperti da Sergio Maccagnani, presidente dell’Unione Reno Galliera nonché sindaco di Pieve di Cento, e saranno moderati dal responsabile dell’Area sicurezza urbana e legalità della Regione, Gian Guido Nobili.


Interverranno Stefania Pellegrini dell’Università di Bologna, che presenterà il volume L’aggressione dei patrimoni mafiosi e il riutilizzo dei beni confiscati; Stefania Di Buccio del Master in “Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie. Pio La Torre” che affronterà il tema dell’iter delineato dal Codice Antimafia; e infine Federica Terenzi, sempre del Master, che proporrà una mappatura dei beni confiscati in Emilia Romagna. Poi ancora: parlerà la stessa Pozzoli, seguira da Luigi Lucchi, sindaco di Berceto, che presenteranno due casi studio: il progetto “Il Ponte” di Pieve di Cento e il Centro civico di Berceto insieme all’autrice Stefania Narducci.

Massimo Mezzetti

Massimo Mezzetti

Le conclusioni spetteranno invece a Massimo Mezzetti, assessore alla legalità della Regione. In concomitanza con il convegno, nell’atrio del Palazzo municipale di Pieve (piazza Andrea Costa 17) sarà allestita e resterà visitabile fino al 16 marzo la mostra fotografica di Ivano Adversi e Alessandro Zanini “Ripresi – I beni confiscati alla criminalità organizzata in Emilia-Romagna”.

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