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Caso Cospito, Meloni: “Lo Stato non può scendere a patti con chi lo minaccia”

Sulla vicenda Donzelli e Delmastro la premier dice: "Non penso ci sia bisogno delle dimissioni, non erano documenti coperti da segreto"

Pubblicato:07-02-2023 19:12
Ultimo aggiornamento:08-02-2023 16:12

giorgia meloni
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MILANO – “Lo Stato non può scendere a patti con chi lo minaccia, questo vale per la mafia ieri e per gli anarchici oggi”. Cosi il premier Giorgia Meloni alla fine di una riunione in prefettura a Milano, commentando le tensioni di questi giorni per le manifestazioni anarchiche legate al caso Cospito. “Su alcune cose- aggiunge Meloni- le istituzioni dovrebbero compattamente dire da che parte stare, su questo ci sono delle sensibilità diverse”.

COSPITO. MELONI: NO ALLE DIMISSIONI DI DELMASTRO E DONZELLI

Sulle vicende dei giorni scorsi che hanno visto coinvolti Donzelli e Delmastro, Meloni spiega: “Non penso ci sia bisogno delle dimissioni”. “La procura fa il suo lavoro- aggiunge- e il ministero della Giustizia ha più volte detto che non erano documenti coperti da segreto. E mi pare che queste informazioni sensibili fossero già presenti sui quotidiani”. Per questo motivo, conclude Meloni, “non ho ragione di dire che ciò che sta sulla stampa non possa andare in Parlamento”.

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GOVERNO. MELONI: DIALETTICA MA GRANDE COESIONE E OTTIMO CLIMA

Nel governo “c’è un ottimo clima. Al di là della dialettica mi pare ci sia una forte coesione. Un clima diverso da ciò che leggiamo sui giornali”. Meloni risponde così ad una domanda sui “mal di pancia” di Silvio Berlusconi e Forza Italia per l’azione di governo. “Penso sia normale che anche nella maggioranza ci siano dei dibattiti. La compattezza dei governi- aggiunge Meloni- è data dalla velocità con la quale quei governi lavorano. Quando non ce la fai è perché obiettivamente manca la coesione”, ha concluso il premier citando tra l’altro la legge di bilancio fatta in 10 giorni”.

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