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Nebbia e noia, così dei ragazzini decidono di dar fuoco a un motorino

Portandosi dietro una tanica di benzina, sono andati a dare fuoco ad un motorino all'interno di un casolare disabitato

Pubblicato:07-02-2022 15:58
Ultimo aggiornamento:07-02-2022 15:58

carabinieri
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BOLOGNA – “Prima la pizza poi l’incendio: ragazzini di provincia vincono così la noia”. I Carabinieri di Bologna riassumono così quanto successo la sera del 21 gennaio scorso quando, ricordano, “una fitta nebbia avvolgeva la provincia di Bologna, creando uno stato d’animo cupo e triste a sette ragazzini che si erano ritrovati per strada“. Hanno appunto condiviso un trancio di pizza poi, tre di loro, tra 13 e 14 anni, hanno deciso “di provare un’emozione diversa“, entrando in un casolare disabitato e dando fuoco, con un liquido infiammabile che si erano portati dietro, ad un ciclomotore che si trovava all’interno.

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SI SPAVENTANO E CHIEDONO AIUTO

“L’esperienza appagante di osservare il veicolo avvolto dalle fiamme è divenuta poco dopo viva preoccupazione, quando le fiamme si sono estese anche al controsoffitto dell’immobile”. A quel punto uno dei tre adolescenti ha deciso di chiedere aiuto.
I Carabinieri di Molinella sono così arrivati sul posto assieme ai sanitari del Pronto soccorso e ai Vigili del Fuoco che hanno spento le fiamme accertandone la causa. Fortunatamente nessuno si era fatto male. I ragazzini hanno raccontato ai Carabinieri di aver visto da lontano alcune persone che dopo aver appiccato l’incendio si erano dileguate tra la nebbia, ma le indagini hanno smascherato la bugia. Così, dopo numerose contraddizioni, i tre giovani hanno ammesso le proprie responsabilità, “giustificandosi di aver voluto soltanto cercare un modo per ravvivare una serata noiosa“. Adesso, oltre che dei danni, dovranno anche rispondere, davanti alla Procura per i minorenni, del reato di danneggiamento seguito d’incendio.


A IMOLA DUE RAGAZZINI RUBANO IL TELEFONO A COETANEA

Hanno chiesto scusa, scoperti dai Carabinieri, anche i due ragazzi di 14 e 15 anni che avevano rubato il telefonino ad una ragazza. È successo a Imola.
Nei pressi della stazione ferroviaria di Imola, il 15enne aveva concordato un appuntamento con la sua ex fidanzata, minorenne, dicendole che dovevano parlare. A un certo punto, durante la conversazione, la ha convinta a prestargli lo smartphone. È stato in quel momento che il scippatore complice (14enne), è sbucato all’improvviso, si è impossessato del telefonino che l’altro aveva in mano ed è fuggito. La finta vittima, nella parte dell’amico intenzionato a recuperare la refurtiva, si è messo all’inseguimento dell’altro ragazzo. Poco dopo, venuta a conoscenza dei fatti, una conoscente della ragazzina raggirata e derubata ha telefonato ai Carabinieri, informandoli che anche il giorno prima la sua amica minorenne era rimasta vittima di un episodio analogo.
I due ragazzi sono stati trovati poco lontano dai Carabinieri in attesa dell’autobus, stavano per salire a bordo per andare a Bologna. Di fronte ai Carabinieri, “intimoriti anche per via della loro giovane età, hanno chiesto scusa, ammettendo le proprie responsabilità e restituendo i due smartphone rubati alla ragazza“, raccontano i militari in una nota. La refurtiva recuperata dai Carabinieri è stata poi riconsegnata alla giovane.

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