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Momento Senegal, campione di Coppa e baluardo anti-golpe

Non c'è solo il trionfo calcistico nella Coppa d'Africa. Il capo di Stato del Senegal guiderà infatti l'assemblea dell'Unione africana

Pubblicato:07-02-2022 15:30
Ultimo aggiornamento:07-02-2022 15:30
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ROMA – Il Senegal si è messo alla guida dell’Africa, tutto in un fine settimana, tutto in poche ore. Ci è riuscito, calcisticamente parlando, battendo ai rigori l’Egitto nella finale dell’edizione 2022 della più importante coppa del continente che è terminata ieri in Camerun. Ma lo ha fatto anche politicamente: il capo dello Stato Macky Sall è stato eletto presidente dell’Assemblea dell’Unione Africana per quest’anno.

UNA DOPPIA INCORONAZIONE

A connettere i due eventi è stato anche uno dei giornali più letti di Dakar, Le Quotidien. In un editoriale pubblicato oggi la testata ha celebrato infatti “una doppia incoronazione” per il Senegal, una sportiva e una diplomatica.
A certificare la prima ci hanno pensato ieri sera migliaia e migliaia di cittadini senegalesi, scesi in strada in più città per festeggiare la vittoria. Scene di giubilo si sono viste anche a Ziguinchor, capoluogo della regione meridionale della Casamance dove è nata la stella dei “Liones de la Teranga”, Sadio Manè, ma dove persistono le attività di gruppi armati separatisti. Appena al di là del confine, verso sud, in Gambia sono in corso negoziati per ottenere la liberazione di sette soldati di Dakar ancora nelle mani dei ribelli.

“SENEGALESI ASPETTANO QUESTA VITTORIA DA MOLTI ANNI”

La vittoria della coppa però unisce. A ricordarlo è anche il profilo Twitter del leader dell’opposizione Ousmane Sonko. Il suo arresto, lo scorso marzo, aveva innescato proteste tra le più violente degli ultimi anni. “Ogni generazione di senegalesi ha sognato questo trofeo sin dalla prima partecipazione della nostra nazionale. Le mie, di speranze, sono cominciate con l’edizione di Cairo 86″, ha ricordato il politico poche ore prima che iniziasse la partita, reduce dai buoni risultati ottenuti alle legislative dello scorso mese”.
Se nelle prossime ore ad aspettare il popolo senegalese c’è la festa nazionale indetta per oggi dal presidente e il rientro degli “eroi” di Yaoundè, ad attendere il Senegal nell’arena politica regionale ci sono sfide complesse. Le ha elencate sabato Sall nella capitale etiope Addis Abeba, dopo aver ricevuto l’ideale testimone di presidente dall’omologo della Repubblica democratica del Congo, Félix Tshisekedi.


“Le nostre sfide restano numerose e pressanti; in particolare nei settori della pace e della sicurezza, della lotta al terrorismo, della protezione dell’ambiente, salute e sviluppo economico e social”, ha affermato il presidente. Sall ha aggiunto, menzionando gli sviluppi politici che hanno portato giunte militari al potere in Mali, Guinea e Burkina Faso: “Non dimentico la rinascita del fenomeno dei colpi di stato che costituisce un grave attacco alla democrazia e alla stabilità istituzionale del continente”.

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