ROMA – “Ai cittadini dovremo spiegare che la stagione dell’insulto e del parlare alla pancia è finita, la politica è fatta di confronti anche duri. Se l’identità diventa tifo si paralizza tutto, è un lavoro che dovranno fare i leader politici. Questa non è una sospensione della politica ma una rivoluzione. Questa è stata la legislatura più pazza del mondo, ho sempre sostenuto che eravamo davanti ad un processo di crisi della Repubblica. Mattarella l’ha fermato chiamando Draghi”.Così Carlo Calenda intervistato a Sky Tg24, parlando delle conseguenze di un governo Draghi.
“Il governo Draghi sancisce il fallimento di un determinato ceto politico- sottolinea- Se i partiti si deresponsabilizzano non cambierà mai niente, questa può essere l’occasione di un’evoluzione della politica”.
Governo tecnico o politico? “A Draghi abbiamo detto che si potevano porre priorità ma non condizioni, dovrà decidere Draghi”.
“Renzi ha aperto la crisi in modo sgangherato, poi Mattarella ha chiamato i giri e per me la questione è finita lì. Possiamo discutere in eterno di Renzi e Conte ma in questa fase serve il foglio bianco”.
“Spero che l’orizzonte temporale del governo Draghi sia questa legislatura, i problemi sono talmente profondi e incancreniti che c’è tanto da fare”. Così Carlo Calenda intervistato a Sky Tg24.
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