ROMA – “Sono diventato improvvisamente europeista? Lascio queste etichette ad altri. Io sono una persona molto pragmatica e concreta. Se nei prossimi mesi si potrà operare un taglio di tasse e burocrazia noi ci siamo”. Così Matteo Salvini intervistato da Maria Latella a Radio24 a ‘Il Caffè della domenica‘. “Siamo mani, piedi, cuore e cervello in Europa ma ovviamente aspiro ad un governo che difenda gli interessi dell’Italia. La Bolkestein mette all’asta al miglior offerente pezzi d’Italia, spiagge e lidi. Per me va salvaguardata la fatica e l’identità del nostro territorio”.
“Un governo tutti dentro è un governo di ricostruzione e rinascita, non può essere un governo che va avanti all’infinito. Deve ricostruire, come il governi Parri nel 1945 nel dopoguerra”. E sottolinea: “Non faccio partire un governo per vendetta o per togliermi soddisfazioni. Spero che i voti si sommino e che il governo non si divida in fazioni. Su altri temi come la patrimoniale, è ovvio, che andremo a dividerci”.
“Con Renzi ci siamo messaggiati una volta, poi ci vediamo in Senato. Mi sono messaggiato anche con Di Maio, è il mio mestiere parlare coi leader di partito. Ho telefonate quotidiane con Berlusconi, Meloni, Toti. Non ho frequentazioni assidue con il Pd ma le avremo…”.
“Quest’anno sarà difficile, il 31 marzo ci sarà lo sblocco dei licenziamenti. Alzare l’età pensionabile nel 2021 o nel 2022 è un errore clamoroso: l’allungamento di quota cento è a costo zero. Quota 100 non è negoziabile? Non mi siedo mai al tavolo per dire ‘o così o pomì’. Faremo dei ragionamenti. Se il rinnovo di Quota 100 è a costo zero non vedo perche rinunciare allo strumento”, conclude il leader della Lega.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it