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Firmato a Potenza l’accordo tra Regione, Total, Mitsui e Shell per il progetto Tempa Rossa

"Per trent'anni prodotti 50mila barili di petrolio al giorno e una fornitura gratuita di gas pari a 40 milioni di metri cubi l'anno" dichiara il governatore Vito Bardi

Pubblicato:07-02-2020 07:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:57
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POTENZA – “È un giorno importante che voglio collegare a quanto detto in campagna elettorale: il petrolio per la Lucania deve essere un’opportunità, nel rispetto della salute dei cittadini e dell’ambiente”. Cosi’ il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha commentato l’Accordo quadro tra Regione Basilicata, Total, Mitsui e Shell Italia sulla concessione per la coltivazione di idrocarburi Gorgoglione (progetto Tempa Rossa, ndr) firmato oggi a Potenza nella sede del palazzo della giunta regionale. “Abbiamo invertito un paradigma – ha continuato Bardi – le compagnie petrolifere non sono più viste come antagoniste ma come società che con grande esperienza collaborano con noi per portare avanti un processo utile alla nostra popolazione, nella consapevolezza di adottare tutte le procedure per non fare accadere incidenti”.

50 MILIONI DI EURO IN TRENT’ANNI PER ATTIVITÀ DI SVILUPPO SOSTENIBILE E NO OIL

L’accordo, valido per tutta la durata della concessione, ovvero trent’anni, prevede la produzione di 50mila barili di petrolio al giorno e una fornitura gratuita di gas pari a 40 milioni di metri cubi l’anno “che alleggerirà le bollette energetiche dei cittadini e delle imprese lucane”, ha precisato Bardi. L’accordo prevede un investimento di 50 milioni di euro in trent’anni in attività di sviluppo sostenibile e no oil.

Inoltre, i concessionari verseranno alla Regione un contributo pari a 50 centesimi di euro per ogni barile di greggio prodotto, aggiornato anno per anno secondo l’indice Brent Futures Weighted Average a cui è aggiunto un ulteriore contributo pari a 30 centesimi euro/barile.


Per il riequilibrio ambientale e territoriale i concessionari verseranno anche altri 3 milioni di euro per il monitoraggio ambientale che dovrà riguardare l’intero territorio regionale e che prevede un contributo ai costi di esercizio per un altro milione e mezzo all’anno per 20 anni.

Il gas naturale estratto sarà tutto della Regione, al netto dell’autoconsumo che Tempa Rosa deve certificare. La fornitura gratuita minima sarà, come già anticipato da Bardi, di 40 milioni di metri cubi all’anno dall’inizio della produzione e per la durata di 30 anni fino al raggiungimento della quantità complessiva di 1200 milioni di metri cubi, rispetto ai 750 milioni previsti nel 2006.

Ora – ha aggiunto il governatore – aspettiamo Eni“. Bardi si è poi soffermato sulla richiesta dei consiglieri di centrosinistra di non firmare l’accordo con Total: “fare riferimento a un accordo del 2006 che non ha avuto riscontro fino al 2019, è poca cosa. Noi – ha rimarcato – lo abbiamo ripreso e rimodulato per favorire il futuro del popolo lucano. Ritengo la polemica sterile e poco calzante”.

Intanto le prove di esercizio a Tempa Rossa, cominciate il 12 dicembre, “stanno dando i risultati attesi”. Cosi’ le società petrolifere che hanno poi ricordato che il debito di 3 milioni di euro verso le imprese sarà oggetto di discussione del tavolo della trasparenza, convocato per il 17 febbraio, al quale siederanno anche i sindacati e i sindaci dei Comuni della concessione.

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