Macerata, l’appello del sindaco: “Si fermino tutte le manifestazioni”
7 febbraio 2018
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ROMA – I migranti vittime dell’attentato fascista di Macerata sono come gli autovelox fatti saltare in aria nella provincia di Imola. E’ questa la tesi choc di Gianni Tonelli, poliziotto e segretario generale del sindacato Sap, ora candidato in Parlamento con la Lega di Matteo Salvini, che, in una trasmissione radiofonica, ha definito questo accostamento “un’analogia che non è assolutamente forzata“.
Secondo il segretario del Sap, già salito agli onori delle cronache per gli applausi agli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi, “questi segnali di insofferenza, inaccettabili e intollerabili, è chiaro che nascono da un contesto. Se noi mettiamo un autovelox a ogni angolo di strada semplicemente per rimpinguare le casse, è chiaro che gli anelli più deboli della società poi partono per la tangente e prendono atteggiamenti che non hanno titolo e dignità di essere”.
Il paragone tra migranti e autovelox ha scatenato immediate proteste. Il Movimento 5 Stelle parla apertamente di “farneticazioni: in un paese normale una persona come lui, che non è nuova nemmeno a pericolose esternazioni sulla morte di Federico Aldrovandi, non sarebbe nemmeno preso in considerazione e invece oggi ce lo ritroviamo candidato della Lega Nord. Una circostanza che si commenta da sola”.
Secondo il Pd, invece, è “la Lega che cavalca le paure e si caratterizza per una deriva di estrema destra ormai incontrollabile si sta assumendo una grave responsabilità”.
7 febbraio 2018
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