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Si avvicina la ‘maledetta primavera’ del Governo Gentiloni

Febbraio, marzo e aprile sono i mesi che decideranno la durata dell'esecutivo e della legislatura

Pubblicato:07-02-2017 15:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:52

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ROMA – Cinque date decisive e altrettanti ostacoli per il governo Gentiloni, che la prossima settimana compie due mesi.

Febbraio, marzo e aprile sono i mesi che decideranno la durata dell’esecutivo e della legislatura. Superato lo scoglio della primavera, con l’estate le urne si allontanano. Alla ripresa, la sessione di bilancio assorbira’ tutte le energie della politica.


Il tour de force del governo inizia il 13 febbraio con la direzione del Partito democratico. Riforma della legge elettorale, durata dell’esecutivo, congresso sono i principali punti all’ordine del giorno. La riunione, alla quale sono invitati anche parlamentari e segretari regionali, e’ vitale per le sorti del governo.

Nel Pd si confrontano fautori del voto anticipato e sostenitori della scadenza naturale, fan del maggioritario e del proporzionale. Con gli equilibri di partito in divenire.

Dal punto di vista dei conti pubblici marzo e’ un mese bollente. Entro aprile il governo dovrebbe varare una manovra economica dell’importo di circa 3 miliardi per rispondere ai rilievi della commissione Ue. In queste ore il governo discute di possibili aumenti di accise su benzina e sigarette. Tagli alla spesa e stretta sulle agevolazioni fiscali.

Il 25 marzo a Roma si tiene il primo dei due grandi appuntamenti internazionali del 2017. Si celebra il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma. Il ‘piano Merkel’ di un’Europa a due velocita’ e’ al centro dell’agenda politica. L’Italia deve accelerare per non finire nella serie B europea.

Entro domenica 23 aprile devono essere sciolte le Camere per consentire il voto entro la seconda domenica di giugno. La legge prescrive 45 giorni di campagna elettorale e l’ipotesi piu’ accreditata, in caso di voto anticipato, e’ l’election day con le amministrative, entro il 15 giugno dunque. Oltre questa data, gli eventuali ballottaggi del voto locale sarebbero torridi.

Il 26 e 27 maggio a Taormina l’Italia ospita il G7. Nel caso in cui si riuscisse a riportare i russi nel formato del G8, la riunione dei grandi del mondo potrebbe vedere l’esordio dell’inedito asse Putin-Trump. I tempi sono strettissimi, ma le diplomazie sono al lavoro. Per il governo italiano sarebbe un successo significativo. Il Belpaese, ovviamente, deve prima evitare lo smacco di non avere un governo nei pieni poteri per quella data.

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