VIDEO | “Free Cecilia Sala”: a Roma sit-in silenzioso dei giornalisti per la sua liberazione

Niente megafoni, solo cartelli: a Santi Apostoli presidio di Odg Lazio e Stampa Romana

Pubblicato:07-01-2025 13:10
Ultimo aggiornamento:07-01-2025 13:10

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ROMA – Niente megafoni, fischietti, cori. Solo tanti cartelli con la scritta ‘Free Cecilia Sala‘ da parte dei suoi colleghi per chiedere il rilascio e testimoniare vicinanza e solidarietà alla giornalista italiana arrestata lo scorso 19 dicembre a Teheran e da allora detenuta nel carcere di Evin. È il sit-in organizzato dall’Ordine dei giornalisti del Lazio e dall‘Associazione Stampa Romana, insieme a Fnsi, Sindacato Cronisti Romani – rappresentato dal presidente Fabrizio Peronaci Rete No Bavaglio e Articolo 21, organizzato stamattina a piazza Santi Apostoli, a Roma, in modalità ‘silenziosa’ per andare incontro alla richiesta di silenzio stampa avanzata dalla famiglia di Cecilia.

D’UBALDO (ODG LAZIO): “ABBIAMO TENUTO CONTO DELL’APPELLO DELLA FAMIGLIA”

“Abbiamo voluto organizzare questo presidio in modo un po’ diverso rispetto agli altri che abbiamo organizzato sempre in questa piazza, dove c’erano tanti interventi, l’amplificatore, il microfono: adesso facciamo una cosa più sobria, siamo qua a dire solo poche parole per chiedere l’immediata scarcerazione di Cecilia Sala e lo facciamo come comunità dei giornalisti romani, con una collega iscritta al nostro gruppo”, ha detto il presidente dell’Odg del Lazio, Guido D’Ubaldo. La famiglia, ha ricordato, “ha chiesto ai media il silenzio stampa, ha chiesto di rispettare la trattativa in corso e di non interferire con le ricostruzioni e scenari che potrebbero turbare la difficilissima azione diplomatica in atto. Naturalmente ciascun giornale e ciascuna redazione esprime liberamente il proprio punto di vista, ma sarebbe sbagliato ignorare un appello che arriva direttamente dalla famiglia di Cecilia: noi ne abbiamo tenuto conto”. Per D’Ubaldo “sarebbe invece sbagliato confondere il silenzio stampa con il legittimo desiderio di milioni di cittadine e di cittadini di far sentire solidarietà e vicinanza e di trovare il modo di reclamare ‘Free Cecilia Sala’, ispirandoci alle parole del presidente Mattarella nel discorso di fine anno laddove ha reclamato la liberazione di Cecilia e ha difeso la libertà di informazione”.

FERRANTE (STAMPA ROMANA): “TONI BASSI, MA SIAMO VICINI ALLA NOSTRA COLLEGA”

Questa, ha ribadito il segretario di Stampa Romana, Stefano Ferrante, “è una manifestazione di solidarietà e non ha nulla a che vedere con il silenzio stampa che è stato giustamente chiesto dalla famiglia e che rispecchia le condizioni particolari in cui si trova Cecilia Sala e il lavoro di chi si sta adoperando per farla liberare. Noi qui semplicemente vogliamo manifestare la vicinanza di una comunità di giornalisti a questa collega che è detenuta ingiustamente in condizioni inaccettabili e dimostrare che i colleghi sono con Cecilia, in questo frangente come sono accanto a tutte le persone che vengono minacciate o detenute solo perché fanno il loro lavoro di giornalisti in luoghi in cui è pericoloso farlo.
Solo questo, non diremo altro perché i toni devono essere tenuti comunque bassi”, ha concluso Ferrante.


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