
ROMA – “Se fossimo già in ambiente completamente Omicron potremmo decidere di prendere provvedimenti sostanzialmente diversi da quelli presi per la Delta. Perché i numeri saranno spaventosamente veloci e spaventosamente alti. Quindi è un’onda d’urto che va gestita in maniera un po’ diversa”. Queste le parole del professor Guido Rasi, ex direttore dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) e consulente del commissario all’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ad Agorà su Rai 3.
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LA DEBOLEZZA DEI TEST ANTIGENICI
“Gli scenari sono tutti possibili – ha sottolineato Rasi – Quello che è reale è che questi numeri, gli oltre 200mila contagi di ieri, sono destinati a salire ancora e sono ampiamente sottostimati per il problema della bassa resa dei test antigenici che erano stati fatti per altri tipi di varianti e che con la Omicron mostrano tutta la loro debolezza”. Per l’esperto, dunque, “l’unica soluzione per ora è il molecolare. Oggettivamente non è stato fatto un piano di rinforzo come era facile intuire sarebbe servito“.
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“OBBLIGO VACCINALE PER OVER 50? È STATO UN COMPROMESSO POLITICO”
Sull’obbligo vaccinale per gli over 50 stabilito dal Governo, il consulente di Figliuolo ha puntualizzato: “Se è un obbligo mi sembra più di compromesso politico che di numeri epidemiologici. L’obbligo si fa o non si fa, a questo punto. Tra un 49enne e 6 mesi e un 50enne non ho capito come il virus discrimini…”, ha ricordato Rasi.
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