Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – “La situazione complessivamente è ancora critica, non siamo ancora fuori dal tunnel”. Così il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri in conferenza stampa.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale in atto ha poi dichiarato: “Abbiamo detto che nella prima fase l’obiettivo è almeno di vaccinare 65-67 mila persone al giorno. Mi pare che ci stiamo riuscendo, anzi stiamo anche superando l’obiettivo”.
“Nel corso della prossima settimana arriveranno i primi vaccini Moderna. Inizialmente saranno molto pochi, poi cresceranno. Saranno portati a Pratica di Mare, da lì li distribuiremo con l’aiuto delle Forze armate. La messa a regime avverrà dalla seconda settimana di distribuzione”, spiega nel corso della conferenza stampa Arcuri.
“Da febbraio saranno pronti i vaccini da somministrare a persone con più di 80 anni”, prosegue Arcuri. Inoltre, nella seconda categoria di vaccinazioni – precisa – rientreranno “anche alcune categorie fragili come i disabili e gli accompagnatori”.
“Per gli esperti l’immunità di gregge si raggiunge in Italia vaccinando 48 milioni di persone”. Inoltre nella seconda categoria di vaccinazioni, precisa, rientreranno “anche alcune categorie fragili come i disabili e gli accompagnatori”.
Se mi procurate 900mila dosi di vaccino, tra meno di una settimana ci saranno 900mila italiani vaccinati dimostrando che saremo stati più bravi di quanto fatto col colera. Ma 900mila dosi non ci sono, chi fa questi confronti è ingeneroso”, sottolinea il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri nel corso della conferenza stampa.
“La coperta vaccinale come parametro per valutare l’andamento della pandemia? Non è mia competenza rispondere – dichiara ancora Arcuri – ma faccio qualche considerazione: quanto più sarà coperta la popolazione, tanto più basso sarà l’RT, e non servirà inserire questo parametro”.
“La ripresa di RT è in atto, quindi ho messo nel cassetto il congelamento della curva, spero di poterlo riprendere presto con l’effetto delle misure 23 dicembre-6 gennaio”. Intanto, precisa: “È presto per valutare gli effetti delle chiusure, che auspichiamo positivi, disposte nelle ultime 3 settimane. I nostri esperti dicono che cominceremo a vederne la portata dalla prossima settimana”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it