ROMA – Cresce la confusione innescata in Medio Oriente dall’uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani. E diventa incerto il futuro prossimo delle truppe italiane schierate in Iraq, in particolare a Bagdad.
LEGGI ANCHE: Lo Stato Maggiore della Difesa: “Nessun ritiro delle truppe dall’Iraq”
“Non c’e’ alcun ritiro italiano o della coalizione internazionale da Bagdad”, dicono alte fonti militari occidentali nella capitale irachena. “Mai deciso il ritiro delle truppe”, precisa Washington. “Nessuna ipotesi di ritiro” dei militari italiani dall’Iraq, sottolinea il ministero della Difesa.
Ma nella notte i soldati italiani hanno lasciato la base americana a Bagdad, da due giorni sotto il tiro dei mortai. Si tratta di una cinquantina di carabinieri impegnati nell’operazione di addestramento delle forze di sicurezza irachene. I soldati non sono stati riportati in Italia ma sono stati trasferiti in un’altra zona non lontana.
LEGGI ANCHE: Libia, Di Maio: “Da domani cambio di passo delle iniziative dell’Ue”
Il governo italiano teme che il caos si estenda rapidamente alla Libia. “Non esiste una soluzione militare”, ribadisce il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Che da Bruxelles, dove si trovava per un vertice straordinario, e’ volato a Istanbul per incontrare il suo omologo turco.
Le opposizioni, intanto, alzano la voce. “Conte convochi un tavolo di crisi”, chiede Forza Italia. “Se al governo non sono capaci- attacca Matteo Salvini- facciano altro”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it