venerdì 7 Novembre 2025

VIDEO | Disabilità, nuovo record di Paglia in sci di fondo: “Un messaggio per la società”

Il medaglia d'oro al Valor Militare e consigliere del ministro della Difesa, Guido Crosetto è il primo e unico atleta tetraplegico a praticare questo sport

CERVARA (BZ) – I primi giri per riscaldarsi, il cielo è una lastra d’ argento.

Poi in Val Badia sulla pista di Armentarola sbuca dai nembi un po’ di sole. Gli atleti del Gruppo Paralimpico della Difesa si preparano aiutati dagli altri militari e dagli Istruttori: si mettono sugli sci, prendono le racchette. Arrivano poi i bambini delle scuole.

Molti sciano, altri a bordo pista fanno il tifo e infine spunta lo striscione ‘Forza Napoli’: una dedica tutta per Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al Valor Militare e consigliere del ministro della Difesa, Guido Crosetto.

IL RECORD

Paglia aveva lanciato una sfida ai suoi limiti e il record lo ha battuto: 7.6 km in un’ora in sci di fondo, primo e unico atleta tetraplegico a praticarlo. E’ pronto per il nuovo delle 2 ore in programma per fine gennaio in val di Fiemme.

“E’ la forza del Gruppo- spiega Paglia alla Dire- e la presenza del ministro e’ stata fondamentale” a confermare “la vicinanza delle Istituzioni”, ha detto ancora.

E poi una botta di cuore: “E’ stato bellissimo portare la societa’ calcio Napoli in Val Badia”. Gli atleti del Gruppo Paralimpico della Difesa sono record, gare, vittorie ma soprattutto storie. Chi colpito in battaglia ha perso arti, e ha visto compagni morire e saltare sulle mine, chi ha perduto l’uso delle gambe e ringrazia di esser vivo e di continuare a indossare l’uniforme, come sempre fa Paglia, quando torna nei racconti alla battaglia del Pastificio che gli ha cambiato la vita.

La base logistico- addestrativa dell’ Esercito di Corvara, priva di barriere architettoniche, e’ una seconda casa per questi atleti. “Un momento esaltante quello di oggi”, le parole del Generale Michele Risi, comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito al termine della gara.

LA GARA

I primi giri di pista quelli più difficili, poi la grande partenza e infine gli ultimi di nuovo tanto faticosi: a stringere i denti, con qualche caduta, per poi rialzarsi e un ultimo giro tutto di forza di volonta’ per il ministro dello Sport Andrea Abodi che non ha mollato.

“Non senti più quasi nulla (dei muscoli) per il freddo, ma questa e’ una stanchezza buona, mentre nella vita quotidiana siamo travolti da una tossica- ha detto ai giornalisti- bisogna spostare i propri limiti sempre un po’ più in avanti. Ti scalda quello che hai dentro. E’ stata un’ora, sembrava una vita ma tutto bene”, ha aggiunto. Essere vicini alla disabilità l’ha vissuta” con naturalezza.

La vicinanza deve essere un impegno quotidiano- ha tenuto a sottolineare ancora il ministro – che nel ricordare il fine della missione istituzionale ha ricordato che la società “deve essere più giusta, umana e più coesa, e’ quello che ci insegna la presidente Meloni e la ministra Locatelli. Con naturalezza ho detto a Paglia ‘vengo anche io’: come si fa a rimanere spettatori?”. 

“Un momento esaltante quello di oggi“, le parole del Generale Michele Risi, comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito al termine della gara. I primi giri di pista quelli più difficili, poi la grande partenza e infine gli ultimi di nuovo tanto faticosi: a stringere i denti, con qualche caduta, per poi rialzarsi e un ultimo giro tutto di forza di volonta’ per il ministro Abodi che non ha mollato.

“Non senti più quasi nulla (dei muscoli) per il freddo, ma questa e’ una stanchezza buona, mentre nella vita quotidiana siamo travolti da una tossica- ha detto ai giornalisti- bisogna spostare i propri limiti sempre un po’ più in avanti. Ti scalda quello che hai dentro. E’ stata un’ora, sembrava una vita ma tutto bene”, ha aggiunto.

Essere vicini alla disabilità l’ha vissuta “con naturalezza. La vicinanza deve essere un impegno quotidiano- ha tenuto a sottolineare ancora il ministro che nel ricordare il fine della missione istituzionale ha ricordato che la società “deve essere più giusta, umana e più coesa, è quello che ci insegna la presidente Meloni e la ministra Locatelli. Con naturalezza ho detto a Paglia ‘vengo anche io’: come si fa a rimanere spettatori?”.

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