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Report della Commissione Esteri del 6 dicembre – pomeriggio

Di seguito un estratto degli interventi

Pubblicato:06-12-2022 21:49
Ultimo aggiornamento:13-12-2022 10:51

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SAN MARINO – Nel pomeriggio proseguono i lavori della Commissione con l’esame delle pratiche relative alla concessione di permessi di soggiorno e residenze.

Tra queste, le prime pratiche esaminate sono relative alla richiesta di residenza atipica per pensionati su cui i commissari accendono un focus sulla normativa nata per sviluppare la silver economy sul Titano. Non sono convinti infatti della qualità delle domande pervenute Alessandro Bevitori, Libera, e Nicola Renzi di Rf. Bevitori pone l’attenzione, in particolare, su un contratto di locazione, allegato agli atti di una richiesta, che prevede due distinti intestatari. “Stiamo attenti sulla natura delle richieste, affinché siano residenze effettive e non fittizie- manda a dire- San Marino ha lavorato tanto per riacquistare credibilità a livello internazionale, in questo caso andrebbe avviato un approfondimento legislativo per questo tipo di residenza”. “Non mi sembra giusto fare supposizioni sul co-locatario- replica immediatamente il Segretario di Stato Beccari- sicuramente la sua sarà una domanda di residenza che arriverà a ruota, possiamo comunque integrare questa pratica per la prossima volta”. La pratica viene quindi sospesa per ulteriori accertamenti.
Su una seconda pratica viene fatto notare che a presentarla è un residente di un vicino comune italiano. Nicola Renzi, Rf, evidenzia dunque che le domande che arrivano non rappresentano un esempio di attrazione di investimenti importanti per San Marino. “Facciamo attenzione, anche statistica, sulle pratiche che stiamo facendo- ammonisce- se due su tre sono un po’ ‘così -così’, dovremmo porci delle riflessioni”.

Il Segretario di Stato Beccari risponde che la norma delle residenze atipiche per pensionati “esiste per queste persone e hanno diritto di presentare domanda e, finché non si cambia la norma- puntualizza- il diritto oggi c’è, se uno rispetta i requisiti può presentarla”. Fa quindi notare che molte domande di residenza atipica per pensionati arrivano da persone che provengono dal mondo dell’aeronautica e si avvicinano a San Marino per le possibilità legate al registro aeronautico. “Queste scelte sono legittime, l’importante non siano situazioni che creino elusione di redditi- rassicura- e siamo noi a dire all’amministrazione italiana chi viene qui e apre un conto corrente”. Quindi “chi viene- puntualizza- lo fa in trasparenza”. In più “parliamo di niente- aggiunge- perché con l’Accordo di associazione, entro certe quote, i cittadini Ue potranno venire a stare a San Marino senza presentare requisiti”.


La legge è da cambiare per Andrea Zafferani, Rf, perchè “non ci trovo valore aggiunto per noi- motiva- E se c’è un quadro che fa pensare a residenze non reali, occorre aprire un confronto sulla norma e che abbia senso attirare pensionati, ma con parametri di accesso più alti”. Bevitori, Libera, lega poi questo tipo di residenze al problema dei costi degli affitti: “Oggi c’è un problema enorme per reperire appartamenti, sono saliti a un prezzo molto alto per le giovani famiglie, ho visto contratti di affitto- fa sapere- da mille euro al mese per 60-70 mq”. Esorta quindi a porre dei correttivi. Per Daniela Giannoni, Rete, la ‘teoria’ di Bevitori è “un po’ bislacca’: “Faccio fatica a pensare- spiega- che questo tipo di pratiche condizioni il mercato immobiliare”.

Gerardo Giovagnoli, Npr invita poi a guardare, anche in ottica degli sviluppi previsti con l’accordo di associazione, quello che hanno fatto altri Paesi per dimensioni e numeri simili a San Marino, come il Lietchtenstein. Marica Montemaggi, Libera, suggerisce invece di fare una valutazione su “cosa ha portato questa legge, in ottica economica, per il Paese”. Il comma sulle residenze atipiche dei pensionati si conclude infine con la sospensione di una pratica e l’approvazione delle restati.

La seduta pomeridiana prosegue con l’esame delle pratiche di altre tipologie di residenze e permessi di soggiorno all’ordine del giorno che sono infine tutte evase. La sessione di lavoro viene quindi conclusa con un giorno di anticipo.

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