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Conte: “Non mi candido alle suppletive alla Camera”. E attacca Renzi e Calenda

Il leader del M5S declina la proposta di candidarsi al collegio Roma 1 di Montecitorio lasciato libero da Gualtieri, eletto sindaco. "Per le trattative sul Quirinale sarò protagonista dall'esterno del Parlamento"

Pubblicato:06-12-2021 19:42
Ultimo aggiornamento:07-12-2021 09:42

giuseppe conte
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ROMA – L’ex premier Giuseppe Conte ha “declinato” la proposta di candidarsi alle suppletive per il seggio alla Camera lasciato libero da Gualtieri. Lo ha annunciato lo stesso presidente del Movimento 5 Stelle in conferenza stampa a Montecitorio, rispondendo ad una domanda dei cronisti. L’occasione è stata la presentazione dei Comitati politici, che verranno eletti dall’assemblea degli iscritti al M5S giovedì 9 e venerdì 10 dicembre. Contestualmente, l’assemblea pentastellata “sarà chiamata a deliberare sull’approvazione dei cinque vicepresidenti Todde, Taverna (vicepresidente vicaria), Ricciardi, Turco e Gubitosa”, ha spiegato Conte.

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“SARÒ PROTAGONISTA PER IL QUIRINALE ANCHE FUORI DAL PARLAMENTO”

“Non credo che la mia presenza in Parlamento debba essere necessaria” per l’elezione del presidente della Repubblica, ha aggiunto il leader del M5S. “Continuerò a incontrare i cittadini sul territorio e non mi impedirà di partecipare da protagonista nell’elezione del presidente della Repubblica. Sono leader della più forte forza politica in maggioranza”, ha ricordato Conte. Che però non vede come prioritario il tema del Quirinale: “Adesso siamo tutti impegnati sulla legge di Bilancio, poi cominceremo a ragionare sulla prospettiva dell’elezione del presidente della Repubblica. Draghi è una personalità di prestigio per il nostro Paese e ha delicate sfide davanti. Non stiamo lì a discuterne ogni giorno”.


IL NO A BERLUSCONI AL COLLE

Escluso, nonostante il suo recente sostegno al reddito di cittadinanza, provvedimento bandiera del M5S, un appoggio a Silvio Berlusconi: “Mi fa piacere che apprezzi l’utilità della misura del reddito di cittadinanza. La posizione del M5S però non è cambiata, Berlusconi non sarà il nostro candidato – ha chiarito Conte – Abbiamo la prospettiva di guardare ad altri candidati”.

“BASTA CON UN M5S IN CUI SI VA IN ORDINE SPARSO”

Per il leader pentastellato, “ora abbiamo la possibilità di far compiere al M5S uno scatto per difendere le conquiste già ottenute e vincere nuove sfide. La partecipazione è l’unico modo che conosciamo per condividere il progetto”. Per questo nei Comitati politici “punteremo sulle competenze delle sue donne e dei suoi uomini. Avremo un Movimento capace di agire come squadra, nessuno andrà più in ordine sparso“. Tra le varie battaglie che il Movimento è intenzionato a portare avanti, ha ricordato Conte, c’è il salario minimo: “Non cederemo, ci stiamo battendo e continueremo a farlo”.

LA REPLICA A RENZI E CALENDA: “SACCENTI E SGUAIATI”

Il leader pentastellato ha anche replicato alle uscite odierne di Matteo Renzi e Carlo Calenda contro l’ipotesi di una sua candidatura al collegio di Roma 1 della Camera liberato dal neo-sindaco di Roma Gualtieri. “Quando uno vede uscite saccenti e anche un po’ sguaiate è inevitabile che il campo largo rischi di diventare campo di battaglia. Non sembra ci siano i presupposti per una collaborazione così larga. È un ulteriore elemento che va ad aggiungersi a posizioni politiche e uscite improvvide”, ha concluso Conte.

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