NEWS:

FOTO | Algeria, il vignettista Nime in carcere per ‘insulto allo Stato’

Nime ha ritratto in chiave ironica personaggi aspramente contestati dal movimento popolare contro il quinto mandato del presidente Bouteflika

Pubblicato:06-12-2019 18:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:43
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp















Precedente
Successivo

ROMA – In Algeria, un disegnatore satirico è detenuto da oltre una settimana: Abdelhamid Amine, in arte ‘Nime’, è stato arrestato il 26 novembre, a poco più di due settimane dalle elezioni presidenziali previste per il 12 dicembre. Lo ha denunciato il sito ‘Cartoonist rights network international’: Nime sarebbe stato fermato a Orano, ed è accusato di “insulti allo Stato e a figure rappresentative dello Stato”.

Le imputazioni sono state diffuse dallo studio ‘Creature design’ di Orano, dove Nime lavorava ed è stato prelevato: secondo il gruppo di artisti, l’esito del processo, che si è tenuto ieri, sarà pubblicato il prossimo 11 dicembre. Nelle sue vignette, Nime aveva ritratto in chiave ironica personaggi aspramente contestati dal movimento popolare iniziato nel febbraio scorso contro il quinto mandato presidenziale di Abdelaziz Bouteflika. Secondo il ‘Comitato nazionale per la liberazione dei detenuti’ (Cnld) l’illustrazione incriminata sarebbe in particolare quella intitolata ‘Cinderella‘. Nel disegno, il capo dell’esercito Ahmed Gaid Salah infila una scarpetta di cristallo al piede di uno dei favoriti, Abdelmajid Tebboune, ex primo ministro di Bouteflika, il quale osserva la scena dall’alto.


 


Nell’ultimo venerdì di protesta, ha scritto la scorsa settimana ‘El Watan’, i manifestanti hanno esibito cartelli e striscioni per la liberazione di Nime. Numerosi anche i disegnatori che hanno preso le parti del caricaturista, diffondendo vignette e illustrazioni anche sui social: tra gli altri, anche l’italiano Gianluca Costantini.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it