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Brugnaro lancia l’idea di un centro di ricerca sull’acqua a Venezia, Taiwan: “Ci stiamo”

L'ambasciatore del Taiwan ha decido si donare 100.000 euro come contributo simbolico per i danni dovuti all'acqua alta

Pubblicato:06-12-2019 17:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:43

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VENEZIA – Taiwan è interessato ad offrire il suo contributo scientifico ad un eventuale centro studi sull’acqua che dovesse essere istituito a Venezia. Lo afferma l’ambasciatore del Taiwan in Italia, Andrea Sing-Ying Lee, oggi a Venezia per incontrare il sindaco Luigi Brugnaro e annunciare che il governo di Taiwan donerà un contributo simbolico di 100.000 euro per i danni causati dall’acqua alta straordinaria del 12 novembre.

“Ogni anno vengono a Venezia 250.000 turisti dal Taiwan, partecipiamo alla Biennale e al Festival cinematografico del Lido e abbiamo un accordo con l’università Ca’ Foscari: abbiamo la città nel cuore e quando abbiamo sentito quest’ultima acqua alta che ha causato tanti danni, io come ambasciatore del Taiwan in Italia ho suggerito di fare questo gesto di solidarietà, donando 100.000 euro”, afferma Andrea Sing-Ying Lee.

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“So che i danni sono inestimabili ma vogliamo che il popolo veneziano sappia che tutto il mondo sta con Venezia, perché è un patrimonio dell’umanità”. E per quanto riguarda l’istituzione di un centro studi dell’Onu, suggerita dal sindaco Brugnaro, Andrea Sing-Ying Lee ricorda la tradizione di innovazione tecnologica che caratterizza il Taiwan, e la sua caratteristica di essere un’isola. “Non mancheremo nel comitato tecnico del centro studi dell’Onu, lo riferirò al mio governo”, afferma Andrea Sing-Ying Lee. “Taiwan è un’isola e abbiamo una parte di spiagge che si sta perdendo per le mareggiate sempre più forti e imprevedibili. Non mancheremo”.

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