NEWS:

Almaviva, Bellanova: “Governo non intende assecondare tagli a salari”

Incontro tra sindacato e azienda riconvocato per lunedì 12 dicembre, la viceministro: "Ho invitato le parti a una trattativa a oltranza"

Pubblicato:06-12-2016 16:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:23

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

bellanova


ROMA – “Di fronte alla cristallizzazione delle posizioni, ho invitato alla riflessione azienda e sindacato e riconvocato l’incontro per lunedì 12 alle ore 15”. Così la viceministro Teresa Bellanova durante l’incontro sulla crisi Almaviva convocato presso il ministero dello Sviluppo economico.

“Purtroppo- aggiunge la viceministro- ancora oggi registro una distanza tra le parti impegnate a rinfacciarsi le reciproche responsabilità, ma di sicuro il governo non intende assecondare tagli al salario dei lavoratori. Ho invitato le parti a una trattativa a oltranza, chiedendo loro un impegno a esaminare nel dettaglio le questioni aperte per arrivare a una revoca della procedura di licenziamento”.


“Sarebbe utile-  continua Bellanova- che azienda e sindacati onorassero quanto sottoscritto nell’accordo del 31 maggio scorso che entrambe, per elementi diversi, hanno messo in discussione. L’accordo va applicato nella sua interezza. In caso contrario, le parti lavorino responsabilmente per arrivare alla formulazione di una nuova intesa”.

“Il governo riteneva quell’accordo una buona sintesi e da parte sua- conclude Bellanova- ha mantenuto gli impegni stanziando nella legge di bilancio 30 milioni di euro destinati al settore dei call center, rendendo effettivi i controlli sulle imprese che delocalizzano e aumentando gli importi delle sanzioni fino a 150 mila euro. Nel frattempo gli uffici competenti hanno già inviato le diffide e comminato le prime sanzioni ai call center inadempienti situati nei Paesi extracomunitari. Siamo in una fase delicata, chiedo quindi a tutti responsabilità nei confronti delle persone che attendono una soluzione di questa vicenda”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it