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NAPOLI – Sono stati i ragazzi dell’istituto penale per minorenni di Nisida, il carcere a cui è ispirata la serie tv “Mare fuori”, ad aggiudicarsi la IX edizione del premio “Città e lavoro: le mie idee”, il concorso promosso da Orientasud e Ordine dei Giornalisti della Campania per dare voce ai giovani sui temi del lavoro e degli spazi cittadini intesi come luoghi di espressione e socializzazione da ridisegnare. La premiazione è avvenuta questa mattina in apertura della 25esima edizione del salone più grande del Mezzogiorno dedicato all’orientamento universitario e al lavoro in corso fino all’8 novembre negli spazi della Mostra d’Oltremare di Napoli.
Il brano “Inferno e paradiso” è stato curato da Emanuele, un ragazzo dell’istituto penale per minorenni di Nisida, in collaborazione con altri ragazzi detenuti. Una ballata che unisce rap e melodia napoletana. Hanno inoltre ottenuto un premio del concorso: l’istituto Dalla Chiesa di Afragola con la poesia ‘Vivere la Città’, l’istituto Omnicomprensivo di Cervinara con il video ‘Il nostro paese a misura d’uomo’ e lo studente Mattia Napoletano dell’istituto Galiani-Da Vinci con il racconto ‘L’accidioso’, quest’ultimo consegnato da Maria Condemi, direttrice generale della Dg dell’Innovazione tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
“Il futuro lavorativo – dichiara Condemi a margine dell’inaugurazione di Orientasud – si costruisce negli anni della formazione scolastica e universitaria. Eventi come Orientasud servono anche per capire che alcune scelte vanno ragionate, bisogna sapere ciò che si può accettare e quello che non si può accettare, capire come inserirsi nel mondo del lavoro e da che parte andare. Spesso è la disinformazione che crea difficoltà nel futuro degli adulti che quando erano giovani non si sono formati correttamente”.
“Abbiamo deciso di premiare i ragazzi dell’istituto di Nisida perché la canzone è un inno al riscatto dalla difficile condizione in cui sono caduti e una dichiarazione d’amore per la propria città, attraversata come loro da mille difficoltà e contraddizioni – spiega Mariano Berriola, direttore di Orientasud e di Corriere Università e Lavoro -. Le loro parole ci hanno davvero toccato il cuore perché esprimono l’amore, spesso viscerale, che questi ragazzi hanno per la nostra città. Per dirla con la loro canzone ‘Quanta pregiudizi sento ‘nguollo rint all’osse quando cammino p’a strada. Nun songo ‘e napule ma è l’unico posto addo’ me sento a casa’”.
Il premio, consegnato da Berriola è stato ritirato da Paolo Spada, educatore del carcere di Nisida e Luca Caiazzo, rapper napoletano in arte Lucariello. “Questa città la facciamo tutti quanti, la fanno anche questi ragazzi che sbagliano – afferma Spada – soltanto che loro hanno avuto delle occasioni sbagliate e purtroppo le hanno colte. Quando vengono da noi dobbiamo fargli capire che c’è anche altro”.
“La canzone è una rivisitazione di ‘O surdato ‘nnamurato in chiave rap – evidenzia Caiazzo -. Noi spesso abbiamo un’immagine del carcere minorile che è diversa dalla realtà perché il carcere è un luogo di dolore, dove c’è sofferenza. I carceri minorili non sono licei, non ci sono love story. Come nascere in una famiglia perbene non è un merito, nascere in una “non perbene” non può essere una colpa”, ha detto ricevendo il premio a nome dei ragazzi di Nisida.
Domani continua la programmazione di Orientasud 2024 con uno spazio dedicato alla formazione professionale con un approfondimento di Inapp che avrà come obiettivo quello di fornire tutte le informazioni fondamentali sulle strategie e sui sistemi Vet (Vocational education and training) presenti in Europa. Alle 10 appuntamento con gli Its Academy (a cura di Sviluppo Lavoro Italia) per illustrare il sistema delle scuole di alta specializzazione nate per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche. Alle 11:30 con il workshop “Mismatch: mind the gap” si avrà la possibilità di conoscere le professioni più richieste del mercato del turismo e del restauro e sapere cosa cercano le aziende attraverso il racconto dei diretti protagonisti. Alle 12, invece, previsto l’incontro “Violenza e criminalità giovanile: lo studio come strumento di contrasto” con gli interventi di don Pasquale Incoronato, fondatore della Locanda di Emmanus, la professoressa Maria Luisa Iavarone, ordinaria di pedagogia sperimentale all’Università degli Studi di Napoli Parthenope, e Piero Avallone, presidente del Tribunale per i minori di Salerno.
Venerdì, ultimo giorno dell’edizione 2024 di Orientasud, si parlerà di sicurezza sul lavoro con il workshop organizzato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali mentre alle 11 spazio ai temi di attualità e di politica internazionale con la conferenza su “Guerra e conflitti: il racconto degli inviati” che vedrà la partecipazione di Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra e scrittrice.
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