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Il Tar della Puglia accoglie il ricorso del Codacons contro lo stop delle lezioni in presenza

L'associazione dei consumatori e alcuni genitori avevano richiesto la sospensione dell'ordinanza di chiusura delle scuole pugliesi emanata dal governatore Emiliano

Pubblicato:06-11-2020 12:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:11
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scuola aula banchi scuole
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BARI – Il tribunale amministrativo della Puglia ha accolto la richiesta di sospensione dell’ordinanza, emanata lo scorso 27 ottobre dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha disposto la sospensione delle lezioni in presenza per gli studenti pugliesi. “Con un provvedimento lineare, logico, e giuridicamente ineccepibile la terza sezione del Tar di Puglia – Bari ha accolto il ricorso presentato ieri dal Codacons di Lecce e da alcuni genitori della provincia di Lecce fissando una udienza camerale per dicembre 2020″. Lo rende noto l’associazione dei consumatori con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

“Speriamo ora che la Regione Puglia voglia adeguatamente riconsiderare la propria posizione allineandosi ai complessi parametri fissati dal governo per la definizione delle criticità epidemiologiche nelle varie zone del paese consentendo agli studenti salentini la regolare ripresa della didattica”. Sottolinea, nel post, il Codacons di Lecce.

Vogliamo che sia tutelato l’interesse degli studenti alla prosecuzione di una didattica che se persa sarà persa per sempre senza possibilità di recuperare la situazione così come vogliamo la tutela della salute dei ragazzi attraverso la rigorosa applicazione dei protocolli di sicurezza sia all’interno che all’esterno delle strutture scolastiche“, si legge. Il Tar per la Puglia ha deliberato seguendo tre diversi ragionamenti. Il primo: “la classificazione arancione della Regione Puglia consente, secondo il recente Dpcm la didattica in presenza e non vi sono ragionevoli ragioni per discostarsi da tale valutazione operata a livello di Governo Nazionale. Addirittura il Tar evidenzia come la didattica possa svolgersi per le scuole elementari e parte delle medie anche nelle zone classificate rosse; il secondo è relativo alla “motivazione dell’ordinanza regionale che non è tale da superare le adeguate valutazioni operate in sede di Dpcm” e infine “la difficoltà che hanno molte famiglie di seguire la Dad si traduce in una sostanziale interruzione delle attività didattica e dei servizi all’utenza scolastica tanto da giustificare il provvedimento d’urgenza e la necessaria legittimazione del Codacons di Lecce”.


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