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Lamorgese: “Un piano con la Francia per frenare le partenze dei migranti dalla Tunisia”

"Tale piano, che si fonderà su una collaborazione stretta e piena con Tunisi, farà sì che in caso di allerta possano intervenire le autorità tunisine nella loro piena autonomia"

Pubblicato:06-11-2020 11:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:11

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ROMA – “Il piano tra l’Italia e la Francia, di cui abbiamo discusso oggi per frenare le partenze dalla Tunisia, dovrebbe prevedere il posizionamento di assetti navali o aerei che possano avvertire le autorità di Tunisi di eventuali partenze da quei territori. Tale piano, che si fonderà su una collaborazione stretta e piena con Tunisi, farà sì che in caso di allerta possano intervenire le autorità tunisine nella loro piena autonomia. Un eventuale nostro intervento sarebbe una violazione della loro sovranità”. Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, nella conferenza stampa al Viminale seguita al bilaterale con l’omologo francese, Gerald Darmanin.

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Lamorgese e Darmanin hanno riferito che l’incontro è servito a rilanciare e rafforzare la cooperazione sulla questione migratoria e la lotta al terrorismo, così come sulla questione dei rimpatri, in vista anche di proposte concrete da portare in sede europea. “Sulla Tunisia serve un fronte comune” ha detto Lamorgese, anche in vista della visita che Darmanin compirà nel Paese nordafricano oggi. “Tunisi attraversa una crisi politica ed economica difficile – ha continuato Lamorgese – ma gli sbarchi rendono problematica la gestione dell’immigrazione in un momento reso più difficile dalla pandemia“.


DARMANIN: “FRONTIERE ESTERNE UE DA RIPENSARE”

“Schengen va riformato: non si tratta di chiudere la libertà di circolazione, ma bisogna riflettere sulle frontiere esterne. I ministri dell’Interno europei devono collaborare sempre più strettamente con quelli delle Finanze, creando tavoli comuni“. Ne è convinto il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin.

All’Italia, Darmanin ha espresso “piena solidarietà nella lotta all’immigrazione illegale, un flagello che colpisce tutta l’Europa e l’Italia in particolare, e con cui la Francia si impegna a lavorare di più”. Quindi ha ringraziato l’Italia per la collaborazione già in atto alla frontiera franco-italiana, nonché le rispettive forze di polizia “per il loro impegno”.

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